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Giappone, storia del 19enne killer sordomuto autore di 11 omicidi

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Isolato e solitario, Seisaku era sordomuto dalla nascita e trovava compagnia solo nei libri di samurai e criminali. Ha ucciso 11 persone.

Una storia taciuta per molti anni ma riportata alla luce negli ultimi tempi. Seisaku Nakamura era un adolescente sordomuto dalla nascita: a lui sono attribuiti ben 11 omicidi. Seisaku nasce nel 1924 e la sua disabilità influisce pesantemente sul suo carattere. Timido, introverso, solitario. La famiglia, inoltre, a causa del suo handicap, sembra quasi vergognarsi di lui e questo aggrava ulteriormente la situazione. L’unico sollievo del ragazzo è la lettura. I suoi libri preferiti sono quelli con protagonisti samurai e violenti criminali. Così, a soli 14 anni, trasforma le sue letture in realtà.

Le prime due vittime

Nell’Agosto del 1938 Seisaku Nakamura commette i suoi primi omicidi. Le vittime, due ragazze, che il giovane aveva tentato di violentare. Al loro rifiuto, le ha uccise a coltellate. La notizia sconvolge il paese dove vive Seisaku, Shizuoka, ma non esce dai confini della prefettura: il colpevole non viene trovato.

Trascorrono 3 anni e Seisaku Nakamura è in procinto di termine la sua carriera scolastica. Per oscure ragioni, torna ad uccidere. Sono quattro gli studenti assassinati dalla follia del giovane. Ora diventa impossibile non procedere con le indagini: la polizia decide quindi di indagare, ma in segreto, per non scatenare il panico tra la popolazione.

Attacco alla famiglia

Questa volta la famiglia nota qualcosa di inusuale nel comportamento di Seisaku, ma ormai è troppo tardi. Il giovane uccide a coltellate il fratello maggiore e ferisce la moglie e il figlio del fratello, oltre al padre e alla sorella. Sembra la fine. Invece la famiglia decide di salvarlo: danno la colpa dell’attacco ad un criminale fuggito via.

Nel frattempo il Giappone entra in guerra e tutta l’attenzione dei giornali, della polizia e dell’imperatore Hirohito si sposta sul conflitto bellico. Nell’Agosto del 1942 il giovane torna a commettere altri omicidi, sempre più esecrabili. Aggredisce una donna nel vialetto della sua abitazione: le urla di dolore attirano fuori casa il marito e i due figli: Seisuka li uccide tutti. La terza figlia della coppia viene stuprata davanti ai cadaveri dei familiari, ma sopravvive. Sarà proprio lei a incastrare il ragazzo.

L’arresto e la condanna a morte

Seisaku Nakamura verrà arrestato il 12 ottobre 1942. A causa dell’onore perduto, il padre del ragazzo Fumisada, decide di togliersi la vita circa un mese più tardi. Il 19 giugno 1944 Seisaku Nakamura, il serial killer sordomuto autore di 11 omicidi, viene condannato a morte per impiccagione. Il governo giapponese cancellerà ogni notizia riguardante il giovane, facendo cadere nell’oblio tutta la sua vicenda. Nel 2008, però, viene pubblicato il libro Youth Crime in Prewar Japan (Crimini Giovanili nel Giappone prebellico), dove viene narrata la terribile storia di Seisaku Nakamura.