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Venezuela, continua il blackout: 80 bambini morti in ospedale

Blackout in Venezuela, bimbi morti

La notizia, diffusa da una TV locale, è stata riportata dal senatore statunitense Marco Rubio.

Il Venezuela è ancora nel caos a causa del blackout che da giorni sta paralizzando il Paese. Si aggrava il bilancio dei disastri provocati dalla mancanza di energia elettrica: tra questi, si conta anche la morte di 80 bambini in ospedale. La notizia, riporta l’Ansa, è stata diffusa tramite Twitter dal senatore repubblicano statunitense, Marco Rubio. “Si riporta che almeno 80 neonati hanno perso la vita nell’Ospedale Universitario di Maracaibo, Zulia, da quando il blackout ha avuto inizio giovedì. Una tragedia inimmaginabile, da spezzare il cuore”, si legge sul profilo del senatore, che ha condiviso una notizia pubblicata dall’emittente venezuelana VPItv.

Guaidò chiede lo stato di emergenza

Il senatore ha espresso il timore che “se ingenti aiuti non saranno consegnati presto, ci sarà una catastrofe senza precedenti“. L’allarme è stato lanciato anche dal presidente autoproclamato, Juan Guaidò, che ha deciso di rivolgersi al Parlamento per chiedere di dichiarare lo stato di emergenza nazionale. Secondo i dati diramati da Guaidò, nelle 72 ore dall’inizio del blackout sono rimasti al buio 16 Stati del Venezuela e in altri 6 la fornitura elettrica è solo parziale. Quella che è stata definita da Nicolas Maduro come la “guerra elettrica” è già costata al Paese, in gravissime difficoltà politiche ed economiche, almeno 400 milioni di dollari.

La risposta di Maduro

Il ministro della Comunicazione dell’esecutivo guidato da Maduro, Jorge Rodriguez, ha comunicato: “Il governo boliviariano ha deciso di sospendere le lezioni e le attività lavorative lunedì 11 marzo, per sconfiggere, con la forza della verità e della vita, il brutale attacco terroristico contro il popolo. Insieme vinceremo”. Il messaggio è stato seguito da un tweet di Maduro che, in un video, impartisce indicazioni ai governatori e invita la popolazione a mantenere la calma. “Continuiamo a lavorare per recuperare il sistema elettrico nazionale”, ha dichiarato il presidente.