Nella settimana appena trascorsa un violento ciclone extratropicale ha colpito gli Stati Uniti, provocando l’alluvione peggiore degli ultimi 50 anni sulle Grandi Pianure e sul Midwest. Per effetto dell’azione combinata della rapida fusione del manto nevoso e di piogge torrenziali, il livello dei fiumi ha raggiunto soglie record in 41 località nella valle del Missouri, nel sudest del Dakota, nel sud del Nebraska, nell’Iowa occidentale e in alcuni settori del Wisconsin, del Minnesota e dell’Illinois. Si registrano ad oggi due vittime e centinaia e centinaia di abitazioni evacuate. Come riporta la CNN, al momento l’allerta inondazioni interessa una popolazione di oltre 10 milioni di persone lungo le sponde del Missouri e del Mississipi.
L’alluvione peggiore in 50 anni
Le inondazioni in atto sul Midwest statunitense sono infatti le maggiori registrate nell’ultimo mezzo secolo. I disagi hanno colpito in modo particolare – come da decenni non succedeva – il fiume Missouri e gli altri affluenti del Mississippi. In Nebraska le inondazioni vengono considerate come le peggiori degli ultimi cinquant’anni; sono state infatti ordinate le evacuazioni di 21 città e di decine di migliaia di persone per i rischi meteorologici. Gravi i danni anche alle infrastrutture, nonché a edifici ed aziende agricole (fondamentali per l’economia della zona). Vi sono stati almeno 19 indicatori di livello dei fiumi che hanno registrato il loro record storico di piena. Oltre a questi fatti maggiori, sono arrivate da molti altri stati dell’area centro occidentale degli Usa altre 65 segnalazioni di “Major Flooding”. In totale, tra bufere di neve, tempeste e inondazioni, sono stati oltre 10 milioni i cittadini statunitensi interessati da quest’eccezionale ondata di maltempo.