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Medico uccide l'amante e si suicida: rubò 460mila euro ai pazienti

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Nel biglietto d'addio cita Blade Runner: "È tempo di morire", poi spara all'amante e si toglie la vita.

Si è suicidato dopo aver citato l’epilogo del celebre monologo pronunciato dall’androide Roy Batty nel film di fantascienza Blade Runner. Accusato di aver truffato le tasse dei contribuenti per 400mila sterline, Titus Bradley, 42 anni, ha sparato alla sua fidanzata e poi si è suicidato. Come riportato dal Mirror, il medico inglese era in fuga nelle isole di Capo Verde con l’attuale compagna e amante Noemi Gergely. Accusato di aver sottratto il denaro dalle pratiche mediche nel suo studio di Hastings, nell’East Sussex, sarebbe stato lo stesso Bradley a confessare i suoi problemi economici alla madre aggiungendo di essersi “pentito di aver lasciato la sua prima moglie e due figli anni prima”.

Omicidio suicidio

L’omicidio suicidio risale allo scorso anno. Durante le indagini che seguirono i fatti, alcuni testimoni riferirono di un litigio della coppia nella notte del 15 aprile 2018. In quell’occasione la Gergely sarebbe infatti uscita dalla stanza di una guest house sull’isola di Santa Antao, in cui la coppia era ospite da diverso tempo, denunciando un’episodio di violenza da parte del compagno. Qualche ora più tardi i corpi senza vita di entrambi furono ritrovati nel bagno della stanza dal personale della struttura: l‘inchiesta della polizia concluse poi che a sparare, con una pistola da 6,36 mm ritrovata accanto ai corpi, fu proprio il dottor Bradley. Come riferito dalla stampa inglese da Richard Middleton, assistente medico legale, nel passaporto dell’uomo gli agenti trovarono una nota “datata 1 marzo” in cui il medico riportava la frase “Time to die” e diversi riferimenti ad una pistola automatica in suo possesso, accanto alle scuse per gli errori commessi.

Le dichiarazioni della madre

Come hanno confermato le successive dichiarazioni della madre di Bradley, Gail Seery, a spingere il medico all’estremo gesto sarebbe stata una profonda crisi personale e la costante sensazione di essere braccato dalle autorità. “Poco prima di morire abbiamo parlato molto, diceva che lui e Noemi non erano più una coppia, era stranamente furioso con lei” avrebbe detto l’anziana agli inquirenti. La signora Seery avrebbe anche raccontato dell’improvviso trasferimento del figlio a Capo Verde nel 2017, anno delle presunte truffe, concludendo di come, nel giorno della sua morte, il figlio abbia poi voluto rassicurarla con una mail in cui diceva di “sentirsi molto meglio con la vita”. Un’ultima comunicazione che non avrebbe lasciato affatto presagire i successivi drammatici sviluppi del caso.