> > Nuova Zelanda, armi semiautomatiche al bando dopo la strage

Nuova Zelanda, armi semiautomatiche al bando dopo la strage

jacinda ardern

Arriva la proposta della premier neozelandese Jacinda Ardern di mettere al bando tutte le armi da fuoco di tipo militare e semiautomatiche.

Il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha annunciato nella giornata di ieri, 20 marzo, un divieto nazionale su tutte le armi semiautomatiche di tipo militare, tutte le munizioni ad alta capacità e tutto ciò che consente di modificare le armi, proprio come nel caso delle armi usate per uccidere 50 persone in due moschee nel Christchurch la settimana scorsa.

Le parole della premier Ardern

“Quello che stiamo bandendo oggi è ciò che è stato usato nell’attacco di venerdì scorso”, ha detto, aggiungendo: “Riguarda tutti noi, è nell’interesse nazionale e riguarda la sicurezza del paese”. Ardern inoltre non incontrerà resistenza sulla strada dell’approvazione al divieto delle armi in Parlamento; il più grande partito di opposizione ha infatti rapidamente affermato di appoggiare le misure contro le armi. La Ardern ha dichiarato che il suo obiettivo era eliminare dalla Nuova Zelanda le armi che l’assassino ha usato a Christchurch, sottolineando che avrebbe richiesto un riacquisto di armi messe al bando in circolazione ora, oltre ad un adeguamento delle normative in vigore sulla detenzione generica di armi da fuoco e munizioni.

“Le armi usate in questi attacchi terroristici avevano importanti caratteristiche distintive, con ampi caricatori automatici e velocità di fuoco importanti”, ha detto in una conferenza stampa al Parlamento di Wellington la Ardern. Il piano della premier Ardern per i cambiamenti immediati della politica delle armi, annunciato sei giorni dopo una sparatoria di massa, è quindi in netto contrasto con la situazione di stallo e la resistenza al cambiamento che ha ostacolato simili richieste di restrizioni sulle armi da fuoco negli Stati Uniti.