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Francia, incontro Macron-Xi Jinping: firmati accordi miliardari

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Siglati bel 14 accordi tra i due paesi, il maggiore dei quali è l'accordo per la fornitura di oltre 300 aerei dal consorzio Airbus

Dopo la tappa italiana, al termine della quale si è giunti alla firma del discusso memorandum tra Italia e Cina, il presidente Xi Jinping si è diretto in Francia. Dove – senza alcun cedimento strategico – Macron è riuscito ad assicurarsi alcuni importanti accordi commerciali tra i quali spicca un ordine di 300 aerei dal consorzio europeo Airbus, dal valore di 30 Miliardi di Euro. Sono in tutto 14 i contratti firmati, e riguardano il settore nucleare, aeronautico, navale, ambientale ed energetico. Accordi raggiunti anche nel settore della ricerca energetica, spaziale, e per la tutela del patrimonio artistico.

Gli accordi siglati tra Macron e Xi Jinping

Tra questi, sicuramente spicca la maxi-commessa ricevuta dal consorzio europeo Airbus, in mano a Francia, Germania, che ne detengono ciascuna l’11%. E, pur se in minoranza, alla Spagna che ne controlla circa il 4%. Un contratto che prevede la vendita di 290 A320, e 10 A350, per un valore totale di circa 10 Miliardi.

Spicca anche la commessa ricevuta da Edf, la compagnia elettrica pubblica, per la costruzione di un impianto eolico offshore a Dongtai, dal valore di 1 Miliardo di Euro.

Notevole anche l’intesa raggiunta tra il gruppo francese Fives e La China National Building Materials Group, teso ad intervenire sul riscaldamento climatico attraverso la cooperazione in paesi terzi, prevedendo l’uso di tecnologie pulite per ridurre il consumo energetico, soprattutto in Africa. Un accordo che da solo vale un altro Miliardo di Euro.

Negli altri contratti firmati dai rappresentanti dei due governi si prevede il raggiungimento di una intesa per il sostegno del fondo franco-cinese allo sviluppo di una piattaforma sulle energie rinnovabili, al quale viene destinato un altro miliardo e mezzo di Euro. inserito anche una intesa per la costruzione di 10 nuove navi portacontainer per 1.2 Miliardi, un memorandum sui cofinanziamenti tra Bnp Paribas e Bank of China per il finanziamento a paesi terzi per una cifra che potrà raggiungere i 6 Miliardi in 3 anni, oltre che una serie di accordi di cooperazione economica e strategica in ambito satellitare, e per la produzione di energia pulita in Cina, attraverso la modernizzazione delle centrali.

Le dichiarazioni di Macron

Il Presidente francese, nella cerimonia di firma degli accordi, ha poi fatto riferimento alla situazione dei diritti umani in Cina. Macron ha così ricordato al Presidente cinese l’importanza che in Europa riveste la tutela dei diritti dell’uomo, e le preoccupazioni che si respirano nel vecchio continente per il trattamento riservato a minoranze e dissenso sotto il governo del Partito, e il controllo del Presidente Xi.

Insomma, Macron, pur rimanendo in linea con le politiche fin qui adottate da Parigi nei confronti della Cina – tese alla costruzione di un ordine multipolare in grado di sostituirsi all’ormai defunto bipolarismo – vuole ora cercare di costruire con il governo del dragone rosso quello che definisce un “Partenariato economico e commerciale rispettoso dei mutui interessi e costruito su un quadro leale ed equilibrato”. Un accordo secondo lui necessario per giungere alla costituzione di “Un multilateralismo forte ed efficace con al centro azioni su clima e biodiversità”, che sia in grado di gettare le basi per un “Partenariato euro-cinese forte, definito su basi chiari, esigenti ed ambiziose”.

L’incontro con Merkel e Junker

Un dialogo che martedì 26 marzo proseguirà, anche in presenza di Angela Merkel e Jean Claude Junker, nel tentativo di consolidare le relazioni tra i due blocchi, costruendo un rapporto di fiducia. E la fiducia, come sottolineato da Macron, “Richiede tempo”.