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Razzi e raid nella notte tra Israele e la striscia di Gaza

Razzi e raid tra Israele e Gaza

Secondo la radio militare israeliana, sarebbero 60 i razzi lanciati dalla striscia. Israele avrebbe risposto colpendo 15 "obiettivi terroristici".

È scontro aperto tra Israele e la striscia di Gaza, dopo il lancio di un razzo che ha colpito una casa a poca distanza da Tel Aviv, ferendo sette israeliani, tra cui tre bambini. Poche ore dopo l’attacco, Hamas ha annunciato il cessate il fuoco, pur avendo negato qualsiasi coinvolgimento nel raid, attribuendolo a un possibile errore. Ma nella notte gli scontri tra le milizie sono ricominciati. Secondo quanto si apprende dall’Ansa, che cita la radio militare israeliana, dalla striscia sono stati lanciati circa 60 razzi diretti contro Israele. Al momento sembra che gli ordigni non abbiano provocato vittime. Fonti militari affermano che l’esercito di Gerusalemme ha risposto colpendo 15 “obiettivi terroristici“. Tra questi, riporta Repubblica, ci sarebbe l’Ufficio per la Sicurezza Interna di Hamas e il quartier generale del leader Ismail Haniyeh.

Restano chiusi i valici tra le due aree per il transito di persone e merci. Il governo ha disposto la chiusura delle scuole israeliane nei pressi del confine con Gaza, nella giornata di martedì 26 marzo, per motivi di sicurezza.

Netanyahu: “Non esiteremo a entrare”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in visita negli Stati Uniti per un vertice con Donald Trump, ha annunciato il rientro anticipato in Israele in seguito al primo attacco. Durante l’incontro con il presidente americano, ha firmato una dichiarazione con cui gli Usa riconoscono la sovranità di Israele sul Golan. Il suo arrivo a Gerusalemme è atteso per la tarda mattinata. Da lì, si recherà immediatamente a Tel Aviv, dove si metterà in contatto con il Ministero della Difesa. Dopo la sua partenza da Washington, ha rilasciato una dichiarazione con cui ha fatto sapere ad Hamas che “non esiteremo a entrare e fare tutti i passi necessari” per far fronte ai “bisogni di sicurezza di Israele. Abbiamo dato una risposta molto, molto potente“.