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Uk, Parlamento boccia accordo May: sarà Brexit il 12 aprile

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Bocciato per la terza volta l'accordo proposto da Theresa May. Con il passare del tempo, diventa sempre più probabile una "Hard Brexit".

Prosegue l’impasse del Regno Unito sulla Brexit: ancora una volta la Camera dei Comuni, con 344 no contro 286 si, ha infatti bocciato la proposta di accordo sostenuta da Theresa May. Una decisione che porta quindi al decadimento della proroga offerta dall’Ue, e vedrà quindi il paese, salvo decisioni dell’ultim’ora, abbandonare definitivamente la famiglia europea il 12 aprile.

Accordo bocciato per 58 voti

L’accordo della May è stato affossato con soli 58 voti di scarto. Pur raccogliendo un maggior numero di consensi rispetto alle votazioni precedenti, l’accordo sostenuto dal Primo Ministro non è riuscito però a raggiungere il testa a testa auspicato da alcuni membri del suo gabinetto. Andando così ad erodere ulteriormente la sua già debole posizione.

Una decisione, quella della camera bassa del parlamento, definita “Grave” dalla May. Il primo Ministro ha infatti definito necessaria la richiesta di un rinvio prolungato alle autorità dell’Unione, paventando anche la possibilità – se accordata – che il paese sia chiamato a partecipare alle prossime elezioni europee.

L’ iniziativa di nuovo al Parlamento

Palla di nuovo al Paramento quindi, che lunedì 1 aprile sarà nuovamente chiamato ad esprimersi con una serie di voti indicativi su quale dovrà essere la linea da mantenere. Un voto andato già in scena mercoledì 27 marzo, e che ha visto bocciare una dopo l’altra le otto proposte avanzate. Ma che potrebbe, partendo dai risultati ottenuti nella scorsa votazione, vedere come favorite le possibilità di raggiungere un accordo su una soft brexit – che vederebbe il Regno Unito permanere nell’Unione Doganale – o quella di un secondo referendum.

Sempre più vicina una “Hard Brexit”

Una lotta contro il tempo, quella vissuta dal governo d’oltremanica in queste concitate ore. Con la consapevolezza che se entro il 12 aprile non riuscirà a far approvare una proposta per l’uscita dall’unione, scatterà senza possibilità di proroga la cosiddetta “Hard Brexit”, ossia l’uscita dalla famiglia europea senza alcun tipo di accordo a regolare le relazioni tra i due soggetti politici.