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Afghanistan, 500 talebani all'attacco: 30 soldati uccisi a Murghab

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L'attacco, scattato alla mezzanotte di mercoledì 3 aprile, ha lasciato a terra almeno 30 soldati morti. Appeso ad un filo il destino degli assediati.

Prosegue a deteriorarsi la situazione in Afghanistan, dove con la fine dell’inverno riprendono le incursioni Talebane nelle aree controllate dal governo di Kabul. Un governo sempre più debole, il cui apparato di sicurezza appare sempre meno in grado di affrontare l’intensificarsi degli attacchi. Troppi infatti i militari che quotidianamente cadono in battaglia, rispetto a quelli che si riescono – sempre con maggiore fatica- a reclutare. In questo sempre più difficile contesto si inserisce l’attacco compiuto dai Talebani nei pressi del villaggio di Bala Murghab, nell’ovest del paese.

L’attacco talebano a Bala Murghab

Oltre 500 miliziani talebani hanno attaccato le forze militari afghane presenti in città, uccidendo almeno 30 soldati. L’attacco, iniziato nella sera di mercoledì e proseguito nella giornata di giovedì 4 aprile 2019 vede ora le forze afghane assediate dagli irregolari, che combattono per riprendere il controllo del distretto mantenuto – almeno finora – in mano governativa.

É il governatore del distretto Abdul Waris Shirzard, sentito dall’agenzia Xinhua, ad affermare che “Centinaia di miliziani, armati con Rpg e fucili hanno attaccato la cittadina da differenti punti. Ed è sempre lui a confermare la presa da parte dei talebani di diversi edifici governativi. Sgombrati dai militari per evitare che i combattimenti coinvolgessero i civili. Stando alle sue parole, gli insorti avrebbero adesso “Circondato l’area” e “Se il governo non invierà rinforzi, cadrà nelle loro mani”.

Assediate le truppe governative

Le forze governative sarebbero ora assediate nella stazione di polizia e nella base militare poco distante dalla cittadina. Una base in passato utilizzata dalle forze dell’Isaf, e che nel corso delle operazioni in Afghanistan ha visto anche la presenza di un contingente italiano. Impegnato – in collaborazione con truppe statunitensi e afghane – nel garantire la sicurezza della zona della valle di Murghab, situata al confine con il Turkmenistan. Una zona di collegamento tra le province settentrionali e quelle meridionali del paese, e già teatro di pesanti scontri tra le forze di sicurezza Afghane e i Talebani.