> > Libia, l'Eni fa evacuare il personale italiano per l'arrivo di Haftar

Libia, l'Eni fa evacuare il personale italiano per l'arrivo di Haftar

Libia, l'Eni fa evacuare il personale italiano per l'arrivo di Haftar

L'Eni ha fatto evacuare il personale italiano dalla zona di Tripoli a seguito della notizia dell' avanzata dell'esercito del generale Haftar.

L’Eni fa evacuare il personale italiano. Alla notizia dell’avanzata del generale Khalifa Haftar verso Tripoli, la società italiana ha dato disposizione di far allontanare i dipendenti italiani, onde evitare che possano rimanere coinvolti negli scontri. Si tratta dell’ultimo atto a fronte dell’inconcludente incontro tra il generale libico e il segretario Onu Antonio Guterres. Quest’ultimo avrebbe manifestato la difficoltà trovata nel cercare un accordo con il militare, pubblicando un commento sul proprio profilo Twitter: “Riparto con il cuore pesante“.

Evacuazione dell’Eni

Una decisione precauzionale“. La società italiana ha comunicato di volere evitare qualsiasi rischio ai propri dipendenti che si trovano in Libia. Il piano di evacuazione promosso dalla compagnia ha ottenuto il benestare della Farnesina, cosa che ha consentito l’avvio delle operazioni. Intanto, il Libyan national army di Haftar ha lanciato un offensiva nella parte Ovest del Paese, con il chiaro intento di “combattere il terrorismo“.

Reazione dell’Ue

Sulla vicenda libica, l’Ue ha preso subito una posizione. L’azione offensiva di Khalifa Haftar rischierebbe di generare uno scontro incontrollabile, difficile da gestire e potenzialmente pericoloso in termini di pianificazione e cessazione delle ostilità nel caso in cui si intendesse seguire la via della pace. In merito a quanto sta accadendo, l’Unione europea ha appena firmato un comunicato congiunto sottoscritto dall’Italia, dalla Francia, dagli Usa, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito. In tale documento, gli stati firmatari confermano di osservare con preoccupazione lo sviluppo della vicenda.