Antonella Ferrari In occasione dell’annuale assemblea della Republican Jewish Coalition, Donald Trump è intervenuto prendendo di mira, durante il suo discorso, la deputata musulmana dem Ilhan Omar. Quest’ultima è stata accusata di antisemitismo dopo aver sollevato il problema di quanto la lobby ebraica influenzi il Congresso su Israele. “Un grazie speciale alla deputata Omar del Minnesota – ha esordito il tycoon -. Oh dimenticavo, a lei non piace Israele. Scusate” avrebbe ironizzato. La presa in giro, arriva però a pochi giorni dall’arresto di un uomo, a New York, accusato di aver minacciato di morte proprio la deputata Omar, definendola una “terrorista”.
Richiedenti asilo: sembrano lottatori
Il presidente degli Stati Uniti non si è risparmiato, e durante il suo intervento non ha attaccato solo la deputata dem. Trump avrebbe ridicolizzato anche i richiedenti asilo al confine con il Messico che avrebbe definito “combattenti di arti marziali miste allenati da avvocati”, come riportato da Sky Tg24. “Non amiamo il fatto che abbiano i tatuaggi sulla faccia, questo non è un buon segno -ha spiegato il Tycoon -. Non amiamo il fatto che portino le bandiere dell’Honduras o del Guatemala o del Salvador, solo per dire che sono pietrificati nel loro Paese”.
Le elezioni legislative in Israele
Il Presidente, si è poi mostrato molto prudente sulle elezioni legislative in Israele, prevedendo un voto “serrato” tra Netanyahu e il rivale Gantz. “Chi vincerà? Non lo so – ha detto Trump -. Sono due persone perbene, ma io ero al fianco del premier alla Casa Bianca per il riconoscimento della sovranità di Israele” ha detto riferendosi alla parte del Golan occupato dallo stato ebraico. “L’incredibile legame tra Stati Uniti e Israele non sarà mai più forte di come è ora” ha concluso.
