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La moglie è obesa, lui chiede il divorzio: "Non ce la faccio più"

moglie obesa

"A letto rischiavo di soffocare" ha detto Rami, l'uomo che ha chiesto il divorzio dalla moglie obesa che non è riuscita a perdere peso.

Il 31enne Rami ha chiesto il divorzio dalla moglie. Nessun tradimento o lite furiosa, la motivazione della fine del matrimonio è l’obesità della moglie, la 26enne Kholed. Come riportato da Il Messaggero, la donna diceva di essere a dieta, ma in tre mesi non è riuscita a perdere peso. “Non ce la faccio” ha confessato l’uomo in tribunale, dove si è recato per consegnare i documenti. La storia tra i due era stata travolgente: sono stati fidanzati un anno e mezzo e poi sposati per 4. “C’era passione, amore. Era la sorella di un mio amico e vicino di casa. Quando l’ho vista mi sono subito innamorato di lei. Ci siamo fidanzati e poi sposati”.

Tutto andava bene

La storia tra i due andava a gonfie vele e la coppia era anche riuscita a coronare un sogno: avere un figlio. “Allo stesso tempo però – spiega Rami – c’era stato un cambiamento in lei. Ha iniziato a non curarsi più, a pesare oltre 100 chili e continuava ad ingrassare. Ho pensato che fosse normale, lo stress per gestire il bambino, l’allattamento. Ma la cosa peggiorava. Eppure lei mi diceva che stava facendo la dieta“. Il marito ha quindi poi parlato dei problemi oggettivi che ha riscontrato: “Non riesco a fare l’amore con lei perché rischio di soffocare. Ho cercato di farglielo capire in tutti i modi. Poi ho scoperto che non era andata da nessun dottore. Ho provato a stimolarla in tutti i modi, prima di tutto per sè stessa, poi per noi”.

La richiesta di divorzio

La situazione della donna non ha fatto altro che peggiorare. “Non riusciva più a sedersi o piegarsi. Si stava gonfiando a vista d’occhio. Non avevo alternative. Stavamo male entrambi per questa situazione” ha spiegato Rami, che ha così maturato la decisione di chiedere il divorzio. “Non è stato semplice fare questo passo, ma non sapevo più cosa fare. Forse può essere lo scossone giusto per fargli capire che così sta sbagliando. Forse potremo ricominciare un giorno, anche perché lei resta la mamma di mio figlio”.