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Uk, educatrice ha una relazione con 16enne: evita la prigione

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Ritenuta colpevole di aver abusato della sua posizione di fiducia, la ragazza 26enne non potrà più lavorare con i giovani.

Un’educatrice inglese è stata arrestata con l’accusa di aver fatto sesso con un minore, a cui avrebbe invece dovuto offrire supporto psicologico. La 26enne Kayleigh Martin avrebbe infatti prima scambiato una serie di messaggi espliciti con il ragazzo 16enne, per poi arrivare ad avere dei rapporti sessuali con lui. Rapporti che venivano consumati in una abitazione nel Lanarkshire, in Scozia. I due si sarebbero incontrati proprio nel centro di sostegno in cui lei lavorava, che offre supporto individuale rivolto ad adolescenti difficili e giovani adulti.

Gli abusi interrotti dalla polizia

Sono stati i responsabili della donna, non appena avuta notizia di ciò che stava accadendo, ad aver avvisato la Polizia. Immediatamente fermata, nel corso del processo la 26enne ha negato tutte le accuse mosse verso di lei. Una negazione che non è però sembrata plausibile alla Corte, che l’ha invece ritenuta responsabile di aver intrapreso attività sessuali con un minore, oltretutto approfittando della posizione di fiducia, e provocando il ragazzo con alcune immagini esplicite mandate via messaggio.

Ritenuta colpevole di aver abusato della posizione

La donna ha ora perso il posto di lavoro e non potrà più lavorare con i minori. E’ stata inoltre condannata a 250 ore di servizi sociali e inserita nel registro dei molestatori sessuali, nei quali il suo nome rimarrà iscritto per due anni. L’avvocato difensore della donna, Archie Hill, afferma che “La ragazza rispetta la decisione della Corte, ma rimane della sua posizione, negando fermamente le accuse mosse verso di lei”.

Lo Sceriffo della contea, parlando del caso ha affermato invece che “Qualunque cosa lei pensava che fosse, si è trattato di una relazione. Lui è un giovane ragazzo che si è ritrovato questa attraente giovane donna che gli dedicava un insolitamente alto numero di attenzioni”. Una circostanza che, almeno secondo lui, avrebbe dovuto far scattare l’allarme molto tempo prima.