> > In centinaia a Tripoli per manifestare contro Haftar e la Francia

In centinaia a Tripoli per manifestare contro Haftar e la Francia

Libia, manifestanti a Tripoli contro Haftar e la Francia

Mentre continuano i raid aerei contro le milizie di al-Sarraj, l'Onu chiede il cessate il fuoco e avverte: "9.500 sfollati dall'inizio del conflitto".

Gli abitanti di Tripoli sono scesi in strada, a urlare la propria rabbia contro l’attacco del “traditore” Haftar e la Francia, accusata di supportarne l’offensiva contro la capitale. Sono centinaia, se non migliaia, le persone che, secondo quanto si apprende dall’Ansa, si sono riunite in piazza del Martiri per manifestare, ripetendo gli slogan “Giù le mani dalla Libia” e “La Francia sostiene Haftar”. Non è mancato un appello a Bengasi, a cui hanno ricordato: “Vi abbiamo liberato da Gheddafi, ora tocca a voi”.

Si leva deciso il grido di protesta contro la Francia, che però nega il proprio coinvolgimento nell’esplosione del conflitto libico. Un portavoce del Ministero degli Esteri di Parigi ha dichiarato a Repubblica: “Come i nostri partner, parliamo con tutte le parti del conflitto in Libia, al fine di ottenere un cessate il fuoco. Non siamo mai stati avvisati di un’offensiva su Tripoli, che abbiamo condannato sin dal suo inizio”.

Onu: “Almeno 9.500 sfollati”

Nel frattempo, continuano gli scontri intorno alla capitale. L’Ansa, citando un tweet dell’emittente panaraba al-Arabiya e del sito Libya Observer, riporta la notizia di un raid aereo dell’aviazione di Haftar nei pressi di Zuara. L’incursione aerea ha avuto come obiettivo il campo Abdel Samad, di proprietà del governo e occupato dalle milizie che difendono la capitale dall’attacco del generale. Un uomo sarebbe rimasto ferito nell’attacco.

Secondo quanto diffuso da fonti dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, almeno 9.500 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case dall’inizio dell’attacco contro la zona di Tripoli. Solo nelle ultime ore, le autorità hanno registrato circa 3.500 sfollati. “Nove famiglie su dieci che hanno chiesto di esser evacuate non possono essere raggiunte”, ha precisato l’Onu. Continua la richiesta di una tregua da parte della comunità internazionale.

Conte: “Rischio nuova ondata migratoria”

In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, il premier Giuseppe Conte ha riferito di aver “incontrato una delegazione di Haftar” e di aver ribadito “la mia ferma opposizione a una deriva militare“. Il presidente del Consiglio ha inoltre sottolineato nuovamente i propri timori che la crisi libica possa portare a uno stop del flusso migratorio dai Paesi dell’Africa subsahariana ma, in compenso, a una nuova ondata di rifugiati in fuga dalla Libia. Conte, riporta TgCom24, avrebbe trovato un’alleata in Angela Merkel, che si è pubblicamente schierata contro Haftar e un eventuale supporto francese al conflitto.