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Locarno, 22enne uccisa da gioco erotico: inquirenti non convinti

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Le autorità svizzere non credono fino infondo alla tesi del fidanzato della 22enne inglese, assassino involontario della stessa con un gioco erotico.

Anna Florence Reed, la 22enne britannica trovata senza vita dalle autorità svizzere nella vasca di un hotel di Locarno, sarebbe stata uccisa per errore dal suo fidanzato durante un gioco erotico. Questa ipotesi però, non sembra convincere appieno gli inquirenti che, dopo aver ascoltato l’uomo e ricostruito gli ultimi minuti della vittima, stanno approfondendo la questione.

La situazione del fidanzato

Stando ai primi riscontri infatti, le cose potrebbero complicarsi assai per il compagno “assassino”. Se da un lato l’autopsia parla di morte per soffocamento e individua alcune micro-fratture alle ossa di busto e braccia: quindi, per quanto assurde, compatibili con la tecnica del boundage, dall’altra parte le testimonianze dei vicini di camera dei due fanno pensare a una violenta lite tra la coppia. Il 29enne, tale Petra Canonica Alexakis, si trova ora in stato di fermo ed è stato accusato di omicidio intenzionale (subordinatamente colposo) dalle autorità, dopo aver confessato di aver sottoposto la giovane inglese alla pratica sessuale dello shibari, una forma di bondage giapponese che consiste nella costrizione (e nel supplizio) fisica del partner mediante alcune corde.

Le testimonianze dei vicini

Le testimonianze provenienti dall’albergo però insospettiscono, e non poco, gli inquirenti. A non credere alla tesi del boundage anche la famiglia della giovane che, d’altro canto, ora pretende che venga fatta chiarezza sul tragico avvenimento. Ad ora, sebbene la teoria del gioco erotico finito male sia quella più accreditata, le stesse autorità hanno ammesso che non escludono nulla, nemmeno una lite sfociata in maniera violenta.