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Crowdfunding per salvare Notre-Dame: ma ora è troppo tardi

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La fondazione "Amici di Notre-Dame de Paris" - prima dell'incendio - stava raccogliendo fondi per salvare la Cattedrale dai segni del tempo.

La cattedrale di Notre Dame, oltre che vittima di un tremendo incendio in queste ore, è stata vittima del passare del tempo come tutti i monumenti, ma anche dell’erosione causata da agenti atmosferici e smog. Nonostante migliaia di turisti continuino a visitare la cattedrale francese del XII secolo, il monumento storico di Parigi soffre silenziosamente dietro le sue mura-

Il crowdfunding per Notre-Dame

Per ovviare al tremendo declino di Notre Dame, Andrè Vingt-Trois, arcivescovo emerito di Parigi e cardinale cattolico francese, aveva iniziato una raccolta fondi per il restauro del monumento. Grazie alla collaborazione con il portavoce della cattedrale André Finot, avevano dato vita ad una fondazione no-profit chiamata “Amici di Notre Dame de Paris”. L’obiettivo della fondazione era la raccolta dei 100 milioni di euro necessari per interventi di ristrutturazione, restauro e messa in sicurezza.

La struttura era pericolante

Michel Picaud, presidente della fondazione che ha raccolto i primi fondi per Notre-Dame, aveva commentato così la struttura pericolante: “Quando guardi al fronte della cattedrale non c’è alcun problema, ma quando guardi dietro le quinte ti accordi che le cose iniziano a peggiorare drasticamente”.

Infatti a prima vista l’aspetto della cattedrale sembra integro, anche grazie ai piccoli lavori effettuati dal 2000 ad oggi. Solo andando a fondo però, si può notare come l’acqua riesca ad infiltrarsi nelle crepe della pietra, attaccando il telaio in legno della struttura. La Cattedrale parigina era quindi già prima di questo incendio in grave necessità di manodopera e ristrutturazione massiva.