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Notre-Dame, sistema antincendio inefficiente: ignorato uno studio italiano

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Secondo uno studio effettuato dall'italiano Vannucci, il sistema antincendio della cattedrale di Notre-Dame sarebbe stato rudimentale.

Secondo uno studio effettuato da Paolo Vannucci, originario di Lucca e docente di Meccanica all’Università di Versailles, il sistema antincendio della cattedrale di Notre-Dame sarebbe stato inefficiente e rudimentale.

Notre-Dame, il sistema antincendio “rudimentale”

Mentre il fumo si leva dall’iconica cattedrale di Notre-Dame e i parigini si accostano allo scheletro ardente per rivolgere una preghiera, il Consiglio nazionale di ricerca francese fa i conti con un vecchio studio del docente di meccanica Paolo Vannucci, di origini toscane. Paolo Maria Mariano, collega di Vannucci, ha dichiarato come ai tempi della pubblicazione la ricerca, intitolata Cathédrale durable”, venne completamente ignorata dal Cnrs. Secondo Vannucci, il tetto dell’imponente cattedrale, moderno nonostante fosse costruito con assemblaggi lignei dell’epoca di Carlo Magno, presentava una consistente concentrazione di polveri che avrebbe potuto provocare un incendio in presenza di tensione elettrica.

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Vannucci aveva dunque proposto l’installazione di un sistema antincendio più efficiente, adatto a rispondere delle conseguenze che si sarebbero potute verificare proprio a causa dell’elevata presenza di polveri. Dopo l’incendio della cattedrale del 15 aprile 2019, Vannucci avrebbe contattato il Presidente Macron per informarlo della disponibilità del suo studio negli uffici del Cnrs, che, stando a quanto affermato da Mariano, li avrebbe segretati. Il docente di Meccanica, ispirato dalla vulnerabilità del patrimonio artistico, ha proposto al Ministro dell’Interno francese di finanziare una ricerca sui pericoli di esplosione dei monumenti.

Mariano afferma che disastri come quello verificatosi a Notre-Dame potrebbero essere evitati bloccando innanzitutto le fonti di innesco, poi intervenendo sulla concentrazione di polveri.