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Notre-Dame, la cattedrale sarà chiusa al pubblico per 5-6 anni

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Inoltre, il primo ministro francese ha aperto un concorso per reclutare i migliori architetti al mondo nel tentativo di ricostruire la guglia.

La cattedrale di Notre-Dame rimarrà chiusa per i prossimi cinque-sei anni, il tempo necessario per rimettere tutto in sesto. A comunicarlo è stato il sacerdote rettore della chiesa francese. Una decisione molto sofferta, ma assolutamente prevedibile ed obbligatoria dopo le varie analisi fatte dai periti.

Nel frattempo, Edouard Philippe, primo ministro francese, ha deciso di lanciare un concorso internazionale diretto ai migliori architetti del mondo al fine di ricostruire la guglia andata distrutta durante il brutale incendio di lunedì 15 aprile 2019. “L’obiettivo è ridare alla cattedrale una nuova guglia adatta alle tecniche e alle sfide della nostra era”, queste le parole usate da Philippe durante una conferenza stampa.

Il conto dei danni

Dopo il gravissimo incendio, sono numerosissimi i danni riportati all’interno della cattedrale di Notre-Dame. La famosa guglia alta 90 metri e inaugurata nel 1859 è stata ridotta in cenere. A salvarsi, però, è la scultura che si trovava in cima ad essa. Infatti, le tre sacre reliquie custodite all’interno della scultura sembrano non avere riportato danni.

Ad avere le peggio, insieme alla guglia, è stato sicuramente il tetto della chiesa. Il sottotetto, comunemente chiamato ‘foresta’, è stato distrutto per due terzi della sua estensione. La struttura era stata costruita nel lontanissimo 1220 in legno: il divampare continuo dell’incendio ha completamente rovinato e bruciato quello che era ritenuto come uno dei più importanti gioielli architettonici al mondo.

Per quanto riguarda, invece, i rosoni, sembrerebbe che tutti si siano salvati. Probabilmente, però, come ha fatto sapere monsignor Chauvet, uno di questi verrà smantellato per evitare che possa crollare durante i lavori di manutenzione.

Le reliquie più preziose che si trovavano all’interno della cattedrale sembrerebbero comunque essersi salvate. L’altare maggiore riporta qualche danno, ma sembra aver tenuto alle fiamme. Inoltre, la Corona di Spine che avrebbe indossato Gesù durante la crocifissione, uno dei chiodi e un pezzo della Croce della Passione sarebbero tutte salve.