Celeste Battaglini Alyona Anopina e Polina Kavaleva, due studentesse russe di appena 14 anni, sono salite su due grattacieli diversi alla distanza di 24 ore l’una dall’altra per scattarsi un selfie sullo sfondo mozzafiato della metropoli. Stando alle ricostruzioni avrebbero però perso l’equilibrio e sarebbero precipitate nel vuoto, morendo a causa del violento impatto. Non è la prima volta che in Russia accadono episodi del genere.
Le indagini
Gli inquirenti hanno aperto un’indagine per capire se si sia davvero trattato, in entrambi i casi, di un incidente, o se possa essere portata avanti l’ipotesi di omicidio.
La prima vittima era salita su un palazzo di Atkarsk, nella regione di Saratov, il 26 aprile 2019 e il suo cadavere era stato trovato nascosto nei pressi di una fabbrica di vestiti abbandonata. Secondo la ricostruzione del caso, la ragazza si trovava con degli amici la notte in cui sarebbe precipitata dal grattacielo. I ragazzi, interrogati dagli agenti, hanno confessato di volersi fare un selfie dalla cima del palazzo e che Alyona si sarebbe spinta oltre, perdendo l’equilibrio.
Il caso di Polina, morta il 27 aprile 2019, è analogo. L’adolescente si era recata con alcuni amici su un condomio di nove piani della città di Dzerzhinsk, nella regione di Nizhny Novgorod, con l’intento di scattare una foto da postare sui social. Sarebbe, secondo le testimonianze, “inciampata e volata giù”, schiantandosi al suolo. Nonostante la rapidità dei soccorsi, per la giovane non c’è stato nulla da fare.
La polizia sta prendendo in esame tutte le ipotesi, considerando che tragici episodi come quelli che hanno coinvolto le 14enni si sono già verificati in Russia. All’inizio del mese di marzo 2019 un’altra ragazza, Milena, era caduta da un palazzo mentre si stava scattando un selfie per immortalare i momenti felici del suo quindicesimo compleanno. Tra le vittime, è l’unica a essere sopravvissuta.
