Paola Marras Strage in un bar di Belém, capitale dello stato del Pará settentrionale, in Brasile. L’agguato è avvenuto nel pomeriggio di domenica 19 maggio 2019, ed ha causato la morte di undici persone (sei donne e cinque uomini). Il commando sarebbe stato composto da almeno sette killer. Non si esclude un regolamento di conti da parte di gang rivali, forse per il controllo del traffico di droga nel territorio.
L’agguato
In base alle prime informazioni riportate dai media locali, gli autori della sparatoria sarebbero arrivati nei pressi del bar a bordo di una moto e di tre auto. “C’è stato un vero e proprio massacro” rivela Natalia Mello, portavoce dello stato del Pará.
L’agguato si è svolto nel quartiere di Guamá a Belém, e stando alla modalità dell’esecuzione non si esclude un regolamento di conti. Tutte le vittime, infatti, sono state raggiunge da un colpo mortale alla testa, come riferisce il segretario della Sicurezza pubblica di Pará, Ualame Machado.
I killer, che sono entrati nel locale incappucciati, hanno ucciso undici persone, sei donne e cinque uomini. Una persona invece è rimasta ferita ed attualmente si trova sotto protezione, come riferisce il sito g1.globo.com.
Le gang
Dopo aver aperto il fuoco, i sette autori della strage sono riusciti a scappare facendo perdere le loro tracce. Guamá è il quartiere più popoloso di Belém e da marzo 2019 è presidiato dagli uomini del National Guard a causa degli alti livelli di criminalità in città.
Il 1 gennaio infatti cinque persone furono uccise nel quartiere di Cremacao da uomini incappucciati. Gran parte della violenza in Brasile è legata alle gang, che lottano per la spartizione del territorio per il controllo del traffico di droga.
