Lisa Pendezza Almeno 12 persone sono morte in un raid di aerei russi e governativi in un mercato di Maarrat Numan. L’attacco è avvenuto nella regione di Idlib, nel nord-ovest della Siria. Secondo quanto riportato dai primi bilanci diffusi dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani, riportati dall’Ansa, tutte le vittime sarebbero civili. Il bombardamento ha colpito un mercato ortofrutticolo affollato dopo l’iftar, la tradizionale rottura quotidiana del digiuno durante il periodo del Ramadan.
Onu, 180mila sfollati in 10 giorni
Nelle stesse ore, l’Onu ha lanciato un nuovo allarme sfollati. In soli dieci giorni, il loro numero è cresciuto enormemente a causa dei combattimenti nel nord-ovest del Paese. Dal 29 aprile al 9 maggio, l’offesnsiva russa e governativa nell’area di Idlib e di Hama ha costretto circa 180mila civili a lasciare le proprie case, si apprende da Tgcom24.
Usa: “Uso di armi chimiche”
Sale la tensione tra gli Stati Uniti e Assad. Il governo americano sospetta che il regime abbia utilizzato nuovamente le armi chimiche nel conflitto siriano. “Gli Usa continuano a monitorare da vicino le operazione del regime di Assad nel nord-ovest della Siria”, ha affermato Morgan Ortagus, il portavoce del Dipartimento di Stato citato da Sky TG24. “Sfortunatamente, continuiamo a ricevere segnali che indicano che il regime di Assad possa aver usato di nuovo armi chimiche, anche in un presunto attacco del 19 maggio“. Gli Stati Uniti si dicono “pronti a rispondere rapidamente e in modo appropriato”, supportati dagli alleati.
