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Russia, i silos per missili abbandonati dopo la Guerra Fredda

russia silos missili

I silos giacciano abbandodati e ricoperti di vegetazione: durante la Guerra Fredda erano usati come struttura per il lancio dei missili R-14U.

La Guerra Fredda ha lasciato la sua impronta in tutta la Russia. Le sue tracce sono visibili ancora oggi. Sparsi per il paese, infatti, si possono vedere vari oggetti, molti dei quali ormai fuori uso, in totale abbandono e ricoperti di vegetazione. Questo è il caso di un impianto di lancio di missili ad Arsenyev, una città nella regione di Primorskiy nell’estremo est russo.

A 150 km dalla costa del Pacifico, fu costruito come parte dello “Scudo nucleare” sovietico, un sistema di difesa progettato per intercettare i missili nucleari in arrivo. La posizione in cui si trovava, inoltre, rendeva questo sistema perfetto per minacciare le basi americane nel Pacifico. Si trattava di una serie di silos per R-14U, dei missili balistici a raggio intermedio a stadio singolo elencati dalla NATO come SS-5 “Skean”. Questi missili furono adottati nel 1963. Il vantaggio da loro rappresentato era che potevano essere utilizzati sia con un silo sia con un lanciatore mobile. Per questo erano considerati versatili e mobili.

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Sviluppati per l’utilizzo di missili R-14U

Il complesso fu costruito nel 1964 sulla base di un progetto sviluppato specificamente per i missili R-14U. Consisteva in tre silos sotterranei e un posto di comando. Questo divenne il posto militare della seconda divisione del 571° Reggimento missilistico, che iniziò il servizio nel 1965.

I missili di questo complesso erano dotati di sistemi di alimentazione a distanza e di gas combustibile. I silos erano posizionati in una formazione triangolare a una distanza di 70 metri l’uno dall’altro con un posto di comando al centro. Ogni silo aveva con un missile all’interno ed era coperto da un coperchio di cemento a forma di cupola scorrevole. La profondità era di 30 metri e prima del lancio erano necessarie 2 ore di preparazione.

Incredibilmente, l’intero sistema fu progettato in modo tale da mantenere l’abilità di combattimento anche in caso di esplosione nucleare, purché questa avvenisse a 100-200 metri dal complesso. Il 571° Reggimento missilistico fu di stanza fino al 1970. Poi venne trasferito in Ucraina, ma il servizio militare nell’area continuò. Nel 1988, l’accordo tra gli Stati Uniti e Unione Sovietica per l’eliminazione dei missili a raggio intermedio e a raggio più corto (INF), mise fine all’utilizzo della struttura che fu abbandonata. Tutti i missili R-14U furono distrutti per non essere più costruiti.