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Svolta storica in New Hampshire: abolita la pena di morte

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Il provvedimento è arrivato dopo che il Senato locale ha votato contro il veto posto lo scorso 3 maggio dal governatore, il repubblicano Chris Sununu.

Dal 30 maggio 2019 il New Hampshire è diventato il 21esimo stato degli Stati Uniti ad aver abolito la pena di morte. Il provvedimento è arrivato dopo che il Senato locale ha votato contro il veto posto lo scorso 3 maggio dal governatore, il repubblicano Chris Sununu. Il New Hampshire era rimasto l’ultimo stato della regione del New England a mantenere la pena di morte, malgrado non venisse applicata dal 1939.

Una decisione simbolica

Come riportato dal Washington Post, la scelta del New Hampshire appare più simbolica che funzionale. Lo stato di fatto non applica più da decenni la pena capitale e l’unica persona ad essere detenuta nel braccio della morte è Micheal Addison, condannato più di un decennio fa per aver ucciso un poliziotto. Malgrado la decisione del Senato, la legge che abolisce la pena di morte non è retroattiva, lasciando così immutata la condanna di Addison. Una sentenza da rimandare a tempo indeterminato, dato che i funzionari carcerari dello stato hanno affermato di non avere a disposizione farmaci per l’iniezione letale.

Non è peraltro la prima volta che il New Hampshire si interroga in merito all’abolizione della pena di morte. Numerose proposte di legge erano già state presentate in passato ma si erano sempre scontrate con i veti posti dai vari governatori dello stato.

La decisione del New Hampshire arriva inoltre circa due mesi dopo la moratoria varata dal governatore della California Gavin Newsom. A marzo Newsom aveva infatti sospeso l’esecuzione per i 737 detenuti reclusi nel locale braccio della morte, il più popoloso di tutti gli Stati Uniti.

Il commento del Governatore

Sostenitore della pena capitale, subito dopo aver posto il veto il 3 maggio il governatore Chris Sununu aveva cercato di difendere le proprie posizioni affermando: “il New Hampshire ha sempre mostrato prudenza e responsabilità nella sua applicazione della pena di morte”.

In seguito al voto del Senato che ha di fatto annullato la sua precedente decisione, Sununu ha amaramente commentato: “Ho sempre sostenuto le Forze dell’Ordine, le famiglie delle vittime di reati e i difensori della giustizia nell’opporsi all’abrogazione della pena di morte perché è la cosa giusta da fare. Sono incredibilmente deluso dal fatto che il Senato abbia scelto di scavalcare il mio veto”.