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Gli esperti mettono in guardia su 5 future catastrofi naturali

clima

Nessuno si aspetta queste catastrofi naturali, eppure gli esperti ritengono che si verificheranno prima del previsto.

Secondo gli esperti esistono cinque eventi catastrofici globali che si potrebbero abbattere sul nostro pianeta. Dai super vulcani ai mega tsunami questi eventi potrebbero arrivare molto prima di quanto ci si aspetti. Vediamo di cosa si tratta.

Il lato oscuro dell’Indonesia

Tutti conoscono il vulcano Yellowstone negli Stati Uniti, mentre pochissimi sono a conoscenza del Lago Toba situato sull’isola di Sumatra. Il vulcano si trova a 40km dall’Oceano Indiano, dal quale spesso si generano tsunami catastrofici. Si tratta di un super vulcano di 74.000 anni che costituisce la minaccia più pericolosa per il pianeta. La sua ultima esplosione risale a 25 milioni di anni fa: le stime riportano un’eruzione lavica di 2.800 km cubici, ovvero il 12% in più dell’ultima eruzione di Yellowstone. Inoltre, l’anidride solforosa e la cenere emessa durante l’eruzione ebbe un effetto devastante sul clima globale. Gli esperti temono che a breve si possa verificare una nuova eruzione: nell’ultimo periodo, infatti, si è registrata attività magmatica.

vulcano toba

La Grande isola delle Hawaii

Nella parte meridionale della Grande isola della Hawaii si trova il vulcano Kilauea, comunemente chiamato Slump. Lo tsunami che la sua violenza potrebbe provare sarebbe in grado di attraversare l’Oceano Pacifico e raggiungere le coste dell’America occidentale in poche ore. Un simile evento si è già verificato 120.000 anni fa vicino a Mauna Loa: lo tsunami generato dal vulcano ha raggiunto i 400 metri di altezza. Di recente, invece, nel 1975 un altro tsunami più piccolo aveva innondato la California.

vulcano hawaii

Il mare del Nord

Una recente frana sottomarina situata nei pressi del mare del Nord potrebbe causare nel prossimo futuro alcuni tsunami. Oltre 6.000 anni fa, infattti, a causa dell’innalzamento del livello delle acque, la terraferma norvegese scivolò di qualche metro, generando uno tsunami di 20 metri d’altezza. Partito dalle Isole Shetland, lo tsunami aveva raggiunto anche le coste scozzesi. Il surriscaldamento globale, secondo gli esperti, potrebbe causare lo scioglimento dei ghiacciai scatenando un pericolo simile.

L’isola di Vancuver

A largo della costa occidentale del nord America si trova l’isola di Vancuver. Al di sotto delle acque dell’Oceano Pacifico, secondo gli studiosi, lo spostamento del fondale è bloccato: ciò significa che la placca nordamericana si sta comprimendo. La pressione che va accumulandosi potrebbe esplodere causando un forte terremoto di magnitudo fino a 9. Le conseguenze si riverseranno sulla regione costiera, dove potrebbe formarsi uno tsunami in grado di travolgere i 7 milioni di persone che vivono nella zona. Gli scienziati hanno calcolato che negli ultimi 10.000 anni la regione di vancuvera ha subito ben 41 terremoti; l’ultimo di magnitudo 9.

Il Sole

Il sole emette ogni giorno nel sistema solare una nube di fotoni e particelle energetiche pari all’esplosione di miolioni di bombe idrogeno in contemporanea. Una tempesta solare abbastanza intensa, quindi, potrebbe devastare i satelliti della terra. L’evento più noto risale al 1921, quando scomparve il sistema telegrafico statunitense. Tuttavua, un evento simile nell’epoca tecnologica potrebbe devastare più dispositivi satellitari nello stesso momento. Il caos sarebbe completo.