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Sudan, oltre 35 morti in un attacco militare a Khartoum

Sudan, morti in attacco militare

Il generale Abdel Fattah al-Burhan, leader del Consiglio militare transitorio del Sudan, ha annunciato elezioni generali entro nove mesi.

Più di 35 persone hanno perso la vita in un attacco militare a Khartoum, la capitale del Sudan. In una nota del Comitato centrale dei medici sudanesi si legge: “Il numero delle persone uccise dai militari di fronte al quartier generale delle forze armate è cresciuto a oltre 35 e centinaia sono i feriti“. Le forze di sicurezza sudanesi hanno attaccato il principale sit-in dell’opposizione, secondo quanto riferito dagli organizzatori della protesta, citati dall’Ansa. Ma la dura repressione dell’esercito non ha fermato i dimostranti, che hanno continuato la propria azione costruendo nuove barricate nei sobborghi della capitale. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha annunciato che si riunirà per discutere della situazione sudanese dopo gli scontri con i manifestanti. Regno Unito e Germania hanno convocato un vertice del Consiglio a porte chiuse.

Al-Burhan: “Elezioni entro 9 mesi”

Nelle stesse ore, il generale Abdel Fattah al-Burhan, leader del Consiglio militare transitorio del Sudan, ha annunciato in un discorso in diretta televisiva che entro nove mesi il Paese sarà chiamato alle urne. In vista delle elezioni generali, verrà formato un esecutivo ad interim, che si occuperà non solo di governare il Paese ma anche di individuare tra gli ex funzionari quelli “coinvolti in casi di corruzione e altri reati” e di riconoscerne le responsabilità. Bisognerà inoltre porre le basi per una pace duratura, ha continuato al-Burhan, e garantire il rispetto delle libertà e dei diritti umani. Il generale ha inoltre cancellato tutti i precedenti accordi raggiunti con i membri dell’opposizione e ha descritto le Forze per la Libertà e il Cambiamento come i responsabili del prolungamento dei negoziati dopo la cacciata del presidente Omar al-Bashir. Secondo al-Burhan, starebbero cercando di “clonare un altro regime totalitario” e di escludere le altre fazioni politiche e militari dal governo della nazione.