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Tre turisti morti nella stessa stanza di hotel in 5 giorni: è giallo

morti in albergo

Una donna beve un drink e muore. Dopo 5 giorni una coppia viene trovata morta. Tutti e tre i decessi sono avvenuti nella stessa stanza d'albergo.

E’ giallo sui decessi di tre americani, avvenuta nella stessa camera di un albergo nella Repubblica Dominicana. Venerdì 31 maggio 2019 una coppia del Maryland è stata trovata morta dalle donne delle pulizie in una stanza dell’hotel Grand Bahía Príncipe di La Romana. Un membro dello staff del resort ha rivelato però che appena cinque giorni prima una donna è deceduta per un’improvvisa e apparente insufficienza respiratoria, nella stessa camera.

Tre morti e una stanza

Miranda Schaupp-Werner, 41 anni, era in vacanza con il marito Daniel Werner per festeggiare il loro nono anniversario di nozze. Entrambi erano appena arrivati nella Repubblica Dominicana e, come racconta all’Abc News un portavoce della famiglia, la tragedia è avvenuta poco dopo l’ingresso nell’hotel.

Dopo aver fatto il check-in, i due coniugi sono saliti in camera ed hanno bevuto un drink preso dal mini-bar della stanza. Improvvisamente la 41enne ha accusato un malore ed è morta nel giro di pochi minuti, davanti agli occhi del marito.

In base a quanto riferiscono i responsabili dell’hotel, Miranda Schaupp-Werner sarebbe morta a causa di un edema polmonare che le ha provocato un’insufficienza respiratoria. Ciò che inquieta però è che cinque giorni dopo Edward Nathaniel Holmes, 63 anni, e Cynthia Ann Day, 49 anni, sono morti in quella stessa stanza d’albergo ed esattamente per le stesse cause, come rivela l’autopsia effettuata sui due corpi.

Ipotesi avvelenamento

Il caso è emerso perché la coppia stava bene prima di arrivare nella Repubblica Dominicana, ed i familiari hanno denunciato il caso come morte sospetta (con ipotesi di avvelenamento) alle autorità statunitensi. Così è emerso anche il decesso di Miranda Schaupp-Werner. Al momento però non è stato fatto ancora nessun esame tossicologico sui cadaveri, né è stata analizzata la bevanda bevuta dalla 41enne.

Attualmente, quindi, a parte la stanza “non sembrano esserci connessioni tra queste tre morti”, come ha dichiarato il Dipartimento di Stato americano. Quel che è certo è che sui corpi non c’erano segni di violenza. L’indagine rimane aperta.