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Messico blocca 1000 migranti mentre tratta con gli USA sui dazi

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Il governo Messicano cerca di correre ai ripari contro i dazi che Donald Trump vorrebbe imporre in risposta all'immigrazione selvaggia.

Anche se non è più al centro dell’attenzione dei media, la immigrazione verso il Messico non è ancora fermata. Nella giornata di mercoledì 5 giugno 2019 è stata infatti bloccata nello Stato del Chiapas una carovana composta da circa mille migranti, che avevano la speranza di raggiungere il confine con gli Stati Uniti.

Carovana fermata

Il gruppo si era formato ed era partito da Tapachula ma era composto da persone, comprese donne e bambini, provenienti non solo dal Guatemala ma anche dall’Honduras e da El Salvador, tutte in fuga dalla violenza e dalla povertà di questi Paesi.

Il loro viaggio però è durato appena una ventina di chilometri. E’ stato l’esercito a fermare la carovana, senza l’uso di armi. Alcuni migranti avrebbero opposto resistenza ed una dozzina di persone sarebbero state arrestate. La maggioranza non ha invece potuto far altro che salire sugli autobus e sui furgoni del Mexico’s National Migration Institute.

Chi era presente ha assistito però a vere e proprie scene di disperazione. I migranti infatti sarebbero stati trasferiti in un centro di detenzione a Tapachula, come riferisce il Washington Post. Ed il sogno di chiedere asilo negli Stati Uniti è stato così miseramente infranto.

Mossa politica

Sui media americani viene osservato che l’operazione in Chiapas è coincisa con l’incontro tra funzionari messicani e statunitensi alla Casa Bianca, che si sono seduti attorno ad un tavolo per trovare un accordo sui dazi che l’amministrazione Trump vorrebbe imporre ai prodotti provenienti dal Paese centroamericano.

Il tycoon infatti non ha nascosto che in dazi sarebbero una risposta all’incapacità del Messico di impedire ai migranti di raggiungere il confine degli Stati Uniti.