Celeste Battaglini La storia arriva dal Regno Unito. Una mamma di Cardiff, Nicola Purdy, si è accorta che il figlio autistico, Jack, non si era imbarcato sull’aereo solo quando il velivolo è atterrato. Il ragazzo era rimasto a terra dopo che era stato assistito dal personale sanitario per un leggero malessere. La donna, che si era recata insieme ai figli in Grecia per una vacanza, si è accorta dell’assenza del figlio nel momento in cui si è trovata al nastro per il ritiro dei bagagli. Prima, avrebbe realizzato la mancanza delle borse di Jack, poi quella del figlio. La mamma gallese non si sarebbe tuttavia fatta prendere dal panico e, dopo qualche ora, sarebbe riuscita a mettersi in contatto con il ragazzo, sconvolto dall’accaduto.
Mamma, ho perso l’aereo
Nicola Purdy, di 48 anni, si trovava a Creta per una vacanza insieme ai figli Jack (24 anni), Alex (12 anni) e Darci (11 anni). Si stava per imbarcare sull’aereo di ritorno all’Heraklion Airport, quando Jack, affetto da autismo, si sarebbe sentito male. Il ragazzo, accusando nausea e spaesamento, sarebbe stato raggiunto e assistito da un medico. Quest’ultimo avrebbe rassicurato la madre dicendole che avrebbe provveduto personalmente a fare imbarcare Jack e ad assegnargli il posto prioritario.
Quando, tuttavia, l’aereo è atterrato a Cardiff, la famiglia avrebbe fatto la scoperta scioccante: Jack non si era imbarcato ed era rimasto a Creta, senza passaporto, denaro e telefono.
Immediata l’allerta alla security dell’aeroporto greco, alla polizia e al Consolato Britannico. Dopo tre ore, Jack è stato rintracciato.
Nicola Purdy ha dichiarato di pretendere dal personale dell’aeroporto un risarcimento per lo shock subito dal figlio, che, come ipotizzato dalla madre, “avrà pensato di essere stato abbandonato”.
