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Perdono tre figli nel volo MH17 e pensano al suicidio. Poi la svolta

bambini coppia australia

La coppia ha ammesso di aver pensato di gettarsi da un palazzo dopo la perdita dei figli e del nonno. Poi qualcosa gli ha fatto cambiare idea.

Il volo Malaysia Airlines 17 è stato colpito da un missile terra-aria mentre solcava i cieli dell’Ucraina. L’impatto lo ha fatto precipitare il 17 luglio 2014. Nello schianto avevano perso la vita 298 passeggeri: tra questi c’erano anche tre figli di una coppi australiana. A cinque anni dall’accaduto, i genitori dei tre ragazzi sono stati intervistati dall’ABC: “I nostri figli erano cittadini del mondo. Avevano una mentalità aperta ed erano accoglienti con tutti”. Non appena venuti a conoscenza dell’incidente, i genitori si erano lasciati prendere dal panico e avevano pensato al suicidio. Poi, però, qualcosa gli ha fatto cambiare idea.

Tre vite spezzate

Anthony Maslin e Marite Norris sono i genitori dei tre ragazzi coinvolti nel disastro del 17 luglio 2014. I loro figli, Mo, Evie e Otis, si trovavano su quel volo insieme al padre di Marite, Nick, che li stava accompagnando a casa. Non appena appresa la notizia dello schianto, Marite e Anthony avevano pensato di gettarsi dal tetto di un edificio ad Amsterrdam. Infatti, la coppia si trovava in Olanda per una vacanza: avrebbero fatto ritorno a Perth, in Australia, pochi giorni dopo.

L’intervista

Nel corso dell’intervista realizzata dall’ABC, i due genitori hanno rievocati i tragici momenti della perdita dei figli. Inoltre, Anthony e Marite hanno raccontato di come sono riusciti a risollevarsi dal baratro nel quale erano caduti. “Tutto quello che stiamo cercando di fare è di onorare i nostri figli” avrebbero ammesso. Ci sono tre motivi che hanno permesso alla coppia di voltare pagina: nel 2016 è nata Violet, la quarta figlia della famiglia. In secondo luogo, Marite ha aperto uno spazio artistico dedicato sei mesi dopo l’incidente. Infine, Anthony ha avviato una nuova pratica sostenibile: la Wide Open Agriculture. La breve intervista si è conclusa con una frase molto particolare: “I miei figli non vivono più nel loro corpo, ma vivono nei nostri cuori”.