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Hong Kong, scontri manifestanti-polizia: decine di feriti

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Negli scontri sono rimasti feriti diversi manifestanti e alcuni agenti. Per la polizia è "rivolta".

Continuano le proteste a Hong Kong scaturite a seguito della proposta di legge che faciliterebbe l’estradizione di “sospetti” in Cina. Proprio a seguito dei disordini, il parlamento ha intanto deciso di rinviare l’inizio dell’esame della proposta di legge, mentre i manifestanti hanno cercato di bloccare l’ingresso all’edificio. Gli scontri con la Polizia sono stati violenti, e gli agenti hanno riferito di aver utilizzato anche idranti, spray al peperoncino e lacrimogeni per respingere coloro che provavano con insistenza ad avvicinarsi al Parlamento. Come fa sapere il South China Morning Post, alcuni membri dell’assemblea hanno fornito fazzoletti e acqua a coloro i quali sono rimasti feriti, mentre il capo della Polizia ha comunicato che gli scontri sono stati classificati come “rivolta“, con gravi conseguenze per tutti i coinvolti.

Decine di feriti

Un primo bilancio parlava di una ventina di feriti, ma il dato è stato aggiornato in serata e parla di 72 feriti, di cui due in gravi condizioni, a seguito dei violenti scontri avvenuti a Hong Kong. Anche diversi agenti della Polizia hanno riportato ferite, 21 secondo la Bbc. 9 di loro sarebbero stati trasportati in ospedale per le cure necessarie.

La legge

Qualora la proposta dovesse tramutarsi in legge, permetterebbe di estradare in Cina i “sospettati”, sottoponendoli al processo dei tribunali nazionali. La maggioranza guidata da Carrie Lam, sostiene che tutto ciò sia necessario a colmare il vuoto legislativo, evitando così che Hong Kong diventi un “rifugio per criminali”. L’estradizione sarebbe infatti prevista per tutti i sospetti accusati di un crimine che preveda più di 7 anni di reclusione. Il testo si applicherebbe anche alle richieste di estradizione in arrivo da Taiwan e Macao. Lam, infatti, ha preso in esempio proprio il caso di una donna di Hong Kong uccisa a Taiwan. Le autorità locali hanno avviato le indagini sul fidanzato, ma quest’ultimo, tornato a Hong Kong nel frattempo, non è stato processato proprio per l’assenza di regole sull’estradizione.