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Romania, vittima di esorcismo: suora muore legata a una croce

irina cornici

Irina Cornici era stata legata tre giorni a una croce senza cibo e acqua. Muore di stenti nel monastero dove la credevano indemoniata

Una morte salvifica a detta di Padre Daniel Corogeanu e delle quattro suore accusate di aver ucciso Irina Cornici, la giovane “suora per caso” che a 23 anni è stata vittima di esorcismo. Vittima, si, perché la ragazza moldava è morta in seguito a un arresto cardiocircolatorio dopo essere stata incatenata a una croce per tre intere giornate senza né cibo né acqua. E’ morta di stenti, incapace di urlare perché la sua bocca era tappata da un asciugamano. Irina passa a miglior vita il 17 giugno del 2005. Passano anni e arriva anche il 2011 durante il quale il Padre omicida Daniel Corogeanu viene scarcerato dopo 8 anni di prigionia.

Chi era Irina

Quella della 23enne moldava era una vita disonesta. Viveva in un piccolo villaggio della Romania quando Irina si diverte a giocare con i piedi di suo padre che sfortunatamente non erano ben saldi a terra ma sospesi nell’aria: l‘uomo si era impiccato ma questo la bambina non poteva capirlo. Insieme a suo fratello Vasile vengono portati via dagli assistenti sociali: arrivano nell’ orfanotrofio La casa del bambino di Barlad. Il piccolo viene subito adottato, Irina intanto cresce tra musica pop, il calcio, il diploma e il trasferimento in Germania dove racimola qualche risparmio per comprare una casa tutta sua. Poi la scelta di farsi suora. Irina inconsapevolmente segna la sua condanna. E’ il periodo del postcomunismo, la religione prevalente è quella ortodossa ma nella sua accezione più lugubre. L’esorcismo è una pratica notevolmente diffusa. Irina viene accolta del Monastero di Tanacu dove a capo c’è Daniel Corogeanu, il 5 aprile 2005. Il 9 aprile Irina inizia a delirare. Le urla, il rifiuto di bere l’acqua santa, le allucinazioni. In ospedale le diagnosticano la schizofrenia. Deve assumere un farmaco molto costoso ma le sue sorelle e Corogeanu fanno sì che la giovane suora sospenda le cure e torni in convento. “Il demonio non si cura con le pillole”. E’ questo il loro credo, la loro brutale convinzione nel credere che Irina fosse indemoniata.

La ragazza ha vissuto per tre giorni in una cella buia, tra imprecazioni non dette e grida dal profondo dell’anima. Incatenata a una croce e morta di stenti. Le suore e Corogeanu finiscono immediatamente sotto accusa per sequestro di persona e omicidio. La Chiesa ortodossa finisce in uno scandalo internazionale. La condanna del padre ortodosso arriva il 19 febbraio del 2007. Nel 2011 torna in libertà.