Giorgia Giuliano Una libertà illusoria e durata poco per Jose Antonio Urrutikoetxea Bengoetxea -meglio conosciuto con il nome di Josu Ternera- che era a capo del gruppo terroristico ETA, uno dei più violenti in assoluto, artefice soddisfatto di mille e più carneficine e scioltosi lo scorso maggio del 2018 dopo la sua fondazione nel lontano 1958. Josu Ternera era stato arrestato dopo 17 lunghi anni di latitanza, a maggio del 2019. La Francia ha chiesto la scarcerazione per motivi di salute ma la Spagna ha rilanciato chiedendo venisse estradato per poterlo processare in seguito all’attentato a una caserma di Saragozza nel 1987 dove pare fosse coinvolto: durante quella vicenda morirono 11 persone tra cui 5 bambini.
Arresto bis
Illuso e deluso l’ex leader del gruppo terroristico basco che, la corte d’appello di Parigi voleva venisse scarcerato per via delle sue condizioni di salute. Dopo la richiesta di estradizione da parte della Spagna però, l’uomo è stato di nuovo arrestato nella serata di mercoledì 19 giugno 2019: continua ad avere delle colpe in sospeso e che meritano di essere punite. Jose Ternera è attualmente in detenzione provvisoria presso la Direzione Generale della Sicurezza Interna (Dgsi), su richiesta della procura generale di Parigi.
ETA è una sigla che sta per “Euskadi Ta Askatasuna”, ovvero “Paese basco e libertà”: il gruppo terroristico è responsabile di più di 800 vittime in totale. E’ stato di sicuro uno dei gruppi terroristici sfortunatamente più longevi del Secondo Dopoguerra. Il gruppo si è sciolto solo l’anno scorso.
