Fabio Rossi È finito molto male il gioco erotico che ha visto coinvolto marito e moglie, Ralph e Christel Jankus, rispettivamente 52 e 49 anni. L’uomo è stato processato con l’accusa di omicidio nei confronti della compagna: infatti, durante una lunga sessione di 48 ore della famosa quanto estrema arte sessuale del boundage, Ralph Jenkins avrebbe usato un uncino come sex toys, perforando irrimediabilmente alcuni organi interni della moglie.
Durante gli interrogatori con le forze dell’ordine incaricate di seguire il caso, l’uomo avrebbe ammesso di essere un grande amante del sado-masochismo. Allo stesso tempo, comunque, ha dichiarato di non avere voluto uccidere la donna, ma che era semplicemente una perversione comune. L’uomo ha sottolineato più volte la consensualità di Christel. Un tempestivo intervento del personale medico avrebbe, però, probabilmente permesso di salvare la vita alla donna: infatti, la coppia ha aspettato ben quattro giorni prima di presentarsi al pronto soccorso. Una volta visitata dai medici, però, non c’era più niente da fare.
La condanna
Fondamentale nella ricostruzione degli eventi è stata la testimonianza del figlio della coppia: il giovane avrebbe, infatti, raccontato alla polizia tedesca di aver visto spesso ferite e lividi sul corpo della madre. Inoltre, già in altre alcune occasioni, la donna avrebbe cercato di denunciare l’uomo. Addirittura, in un occasione, Christen sarebbe stata anche ricoverata in una clinica psichiatrica per cercare di uscire dal tunnel delle perversioni sessuali che era costretta a subire.
Secondo l’autopsia eseguita sul corpo della vittima, la donna sarebbe morta a causa della perforazione dell’intestino. Jankus ha provato a difendersi sostenendo di amare la moglie e spiegando che avevano fatto cose molto simili anche in passato.
