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Messico, registrate temperature di 60 gradi nello stato di Morelos

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Temperature di 60 gradi nello stato meridionale di Morelos. Si registrano problemi per la caratteristica fauna di quei luoghi, come lucertole o iguane

Per la sua vastità il Messico presenta diversi tipi di clima. Generalmente arido sulla costa occidentale e negli altipiani interni del centro-nord, moderatamente piovoso sulle catene montuose e gli altipiani del sud, molto piovoso invece in certe zone tropicali della fascia meridionale del Paese. L’estate resta la stagione a maggior probabilità di precipitazioni. La temperatura aumenta gradualmente procedendo da nord a sud, caratterizzato da un clima prettamente tropicale. Durante l’inverno può soffiare dagli Stati Uniti il Norte, un vento freddo in grado di abbassare la temperatura anche di parecchi gradi, soprattutto al centro-nord, dove alcune aree montuose e collinari spesso subiscono ondate di gelo.

Un clima molto vario e spesso caldissimo. Nello stato meridionale di Morelos, infatti, gli esperti del Centro per la Ricerca Biologica (CIB) del Università Autonoma dello Stato di Morelos (UAEM) hanno recentemente registrato una temperatura di 60 gradi.

60 gradi nello stato di Morelos

Ruben Castro Franco, direttore del Master in Management del programma educativo risorse naturali CIB, ha fatto sapere che simili temperature indicano “seri problemi di carattere ambientale. Questi devono essere prontamente affrontati. Il CIB può contribuire con proposte per invertire il degrado ambientale”.

Intervistato durante la riunione del First State collega CIB con i settori produttivi, il 19 giugno, il ricercatore universitario aveva riferito che l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha registrato un paio di giorni prima la temperatura di 53,9 gradi centigradi a Mitribah in Kuwait. Così ha parlato dello “stesso fenomeno che si verifica nella regione meridionale di Morelos. In quella zona si trova la Sierra de Huautla, comprendente i comuni di Ayala, Jojutla, Tepalcingo, ma anche in una parte del comune di Tlaquiltenango”.

Castro Franco ha spiegato che i ricercatori della CIB quando campionano la fauna effettuano misurazioni con termometri laser nel suolo, nell’aria e nel substrato. Queste tecniche hanno consentito di scoprire che le temperature hanno raggiunto i 60 gradi. A questo caldo asfissiante si aggiunge la completa siccità, nei mesi di aprile e maggio, “quando la vegetazione perde foglie e la radiazione è intensa”.

Il fenomeno, ha detto, è appena percettibile in città, dove tuttavia non mancano le vampate di calore. Si registrano problemi per la caratteristica fauna di quei luoghi, come lucertole o iguane. “I rettili sono quelli che amano le alte temperature e si muovono tra rocce, terra e alberi. Stiamo facendo delle ricerche che ci dicono se le lucertole stanno cambiando l’uso di micro-habitat o migrando verso luoghi più ombreggiati“, ha avvertito.

Rubén Castro ha sottolineato che il problema principale dei cambiamenti climatici è la deforestazione.”E’ stato persino propiziato dal governo con programmi che hanno permesso l’espansione della frontiera agricola per piantare, ad esempio, l’agave per produrre tequila, che ha causato perdita di biodiversità”.