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Bimba di 2 anni fa cadere le briciole a terra: la madre la soffoca

mamma soffoca figlia con il pane

Una bimba gioca con il pane e le briciole si sparpagliano in cucina: per punirla la madre le infila un pezzo di una pagnotta in bocca.

In Russia una mamma di 28 anni è stata condannata a 11 anni di carcere. Sua figlia è morta soffocata da una pagnotta che lei stessa le aveva infilato in gola per punirla: la bimba aveva fatto cadere le briciole a terra. “Non sono riuscita a salvare la mia principessa”, avrebbe detto davanti ai giudici del Tribunale. L’omicidio è avvenuto nel maggio 2019.

Bimba gioca con briciole: soffocata

Nella città russa di Omsk, nella parte sud-occidentale della Siberia, una bambina di due anni stava giocando da sola in cucina. Trovando incustodito un pezzo di pane lo ha sbriciolato, facendo finire tutte le molliche a terra. Per punire la bambina per il fatto di “aver rovinato una pagnotta”, come ha dichiarato poi alla polizia, la madre in preda all’ira ha afferrato la figlia e le ha infilato del pane in bocca. Svetlana Mirzoeva, 28 anni, ha continuato a spingere il pezzo di pane nella gola della piccola fino a quando la bambina non ha più opposto resistenza e le braccia le sono cadute lungo il corpo. Quando interrogata, la 28enne ha cercato di difendersi affermando: “Quando ha smesso di respirare ho cercato di tirarle fuori il pane dalla bocca”. Ormai però era troppo tardi, la bimba era morta.

Si cerca ancora il corpo

A quel punto Svetlana Mirzoeva ha convinto il compagno, che si trovava in un’altra stanza al momento della tragedia, ad aiutarla a nascondere il corpo della figlia. L’uomo infatti ha avvolto il cadaverino della piccola in un asciugamano blu e lo ha messo in una borsa sportiva. Poi è andato fuori e ha buttato via il tutto. Il corpo della bimba non è stato ancora ritrovato perché dieci giorni dopo l’omicidio il fidanzato della 28enne è morto a causa di un’intossicazione alcolica.

A lanciare l’allarme sulla sparizione della bambina infatti sono stati alcuni vicini di casa, che avevano notato l’improvvisa assenza della piccola. Una volta interrogata, la donna ha confessato la morte della figlia e condotta in carcere con l’accusa di omicidio, rischia fino a 15 anni di carcere. L’altro figlio della donna, di tre anni, è stato portato in orfanotrofio.