Paola Marras Le viene affidato un bambino di due anni e dopo vari maltrattamenti lo punisce perché “troppo lunatico” facendogli mangiare a forza un porridge dentro cui aveva versato una quantità enorme di sale. Il bimbo è morto avvelenato.
“Azione deliberata e violenta”
In Russia una donna di 25 anni, mamma di due bambini, è stata condannata a 14 anni di prigione dopo aver avvelenato un bimbo di due anni che le era stato affidato dai servizi sociali perché la madre “non era in grado di prendersi cura del figlio a causa del suo lavoro”, come riporta il sito Pomorie.
L’omicidio è avvenuto nel giugno 2018 nel villaggio di Kholmogory, nella regione dell’Arkhangelsk Oblast. Yana Deinesh nel corso del processo ha affermato che “non aveva pensato alle conseguenze delle sue azioni” e che “non voleva che il bambino morisse”.
Il pubblico ministero ha invece trattato il caso non come un incidente ma come omicidio, ed il giudice si è trovato concorde con l’accusa perché la donna ha agito “in maniera deliberata e violenta“.
La punizione
Yana Deinesh infatti ha raccontato di aver punito il bimbo perché “era lunatico”. Nel corso delle udienze è stato ricostruito che il piccolo veniva costantemente “deriso e picchiato con una cintura”, fino al giorno della tragedia.
Il bambino forse non voleva mangiare e così la donna, furiosa, ha versato una enorme quantità di sale nel porridge e poi alimentato a forza il piccolo. Il bimbo ad un certo punto si è sentito male ed ha perso conoscenza. Nonostante il ricovero d’urgenza in ospedale, il piccolo è morto poco dopo per avvelenamento da sale. In base all’autopsia, il bambino infatti aveva ingerito in pochi minuti 50 grammi di sale, superando i normali livelli che un corpo può sopportare di ben 60 volte.
