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Ragazza di 18 anni si toglie la vita come fece la mamma: era incinta

suicidio

La madre si era gettata dal settimo piano nel 2003 tenendo in braccio la figlia di tre anni. A 15 anni dal trauma anche Yazmina si è tolta la vita.

A 15 anni di distanza dal suidicio della madre, Yazmina Howard, appena 18enne, si è tolta la vita. Nel lontano agosto 2003, la mamma delle giovane, Maxine, si era gettata dal settimo piano dove abitava, Maidstone, in Gran Bretagna, tenendo in braccio proprio Yazmina. Però, fortunatamente la piccola di tre anni si salvò. Ma lo scorso ottobre ha deciso di seguire la madre lanciandosi da un ponte. Negli ultimi giorni, infine, è emerso un dettaglio sula morte di Yazmina.

Il suicidio di Yazmina

La giovane diciottenne all’età di 3 anni si era salvata dal suicidio della madre. Infatti, Maxine, la mamma, teneva stretta al petto la figlia quando si è gettata dal settimo piano del suo palazzo. Tuttavia, Yazmina riportò solo fratture al cranio, alla mascella, a una costola e a un braccio. Ciò che non riuscì a cancellare, però, fu il trauma subito in tenera età che la spinse lo scorso ottobre a togliersi la vita gettandosi da un ponte. Infine, sulla sua morte è emerso un piccolo dettaglio: la 18enne era incinta, ma non lo sapeva. Nonostante si fosse confidata con un’amica su una possibile gravidanza, infatti, Yazmina non aveva ancora effettuato i test. Il nonno della giovane accusò il fidanzato di averla intimata a tenere il figlio, ma il giovane negò le accuse. Infatti, secondo quanto ha riferito, il ragazzo sarebbe venuto a conoscenza della gravidanza soltanto “10 giorni dopo la morte di Yazmina”. Un mistero irrisolto al vaglio degli inquirenti. La certezza, però, è che la 18enne si è tolta la vita e probabilmente per il trauma subito in tenera età.