> > Willard Asylum, le foto delle valigie dei pazienti malati di mente

Willard Asylum, le foto delle valigie dei pazienti malati di mente

Willard Asylum, le foto delle valigie dei pazienti malati di mente

Il fotografo statunitense Jon Crispin ha voluto catalogare ogni valigia per raccontare le storie dei malati ricoverati nel manicomio.

Il fotografo Jon Crispin ha passato diversi anni a curare e documentare le valigie degli ex pazienti del Willard Asylum di New York, creando una serie di fotografie eccezionali che testimoniano la vita e i sogni dei malati. Il Willard Asylum chiuse nel 1995, ma si erge ancora come monumento commemorativo. Oggi l’edificio è abbandonato ma rimane molto visitato dai turisti che riconoscono il significato di questa struttura come un meraviglioso esempio di architettura della metà del XIX secolo.

Lo scopo principale del Willard Asylum era di offrire un ritiro ai malati di mente maltrattati nelle strutture della contea. Il personale del Willard si sforzava di reintegrare i pazienti nella società.

Willard Asylum, le foto delle valigie dei pazienti malati di mente

Willard Asylum, centinaia di valigie nell’attico

Quando il Willard Psychiatric Center chiuse nel 1995, gli operai scoprirono centinaia di valigie risalenti tra il 1910 e il 1960 nell’attico dell’edificio. Stando a quanto riportato dal sito thevintagenews.com, quando i pazienti venivano ricoverati nell manicomio, arrivavano con una valigia piena dei loro beni. Tuttavia, la maggior parte rimase fino alla fine della loro vita e furono sepolti in tombe senza nome.

Questa storia spettrale, anche se commovente, ha ispirato Jon Crispin a catalogare ogni valigia e lasciare che se stesso e il pubblico delle sue opere, sbirciasse nella vita delle persone una volta isolate dalla società ed etichettate come “complicate” o “inadatte”.

Willard Asylum, le foto delle valigie dei pazienti malati di mente

Le foto sono esposte in una mostra permanente

Crispin ha dichiarato: “È una cosa molto avvincente. Queste persone erano essenzialmente prigionieri. Le loro famiglie li hanno abbandonati dando loro una valigia e facendoli ricoverare. Guardando queste valigie, ti viene in mente che queste persone hanno davvero avuto delle vite fuori prima di andare a Willard”.

Crispin ha riferito di aver fotografato 80 valigie e ognuna di loro gli ha permesso di “avere una forte idea di come fossero le persone che li possedevano”. Il suo lavoro è stato presentato alla mostra “Il volto mutevole di ciò che è normale” esposta presso l’Exploratorium Science Museum di San Francisco.

La mostra ha avuto successo e ha funzionato fino al 2014, informando la gente del passato troppo dimenticato del manicomio di Willard, ma anche della vita di molti pazienti vissuti e morti al suo interno. Oggi, la mostra è installata permanentemente al Museum of Disability History di Buffalo, New York.