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Commissione Ue, von der Leyen: "Obbligatorio salvare vite in mare"

Commissione Ue Von Der Leyen

Ursula von der Leyen ha preso le distanze dai partiti euroscettici: "Sarò una dura nemica per chi vuole indebolire l'Europa".

Per Ursula von der Leyen, candidata leader della Commissione Ue, è arrivato il giorno del voto. Il Parlamento europeo oggi è chiamato a esprimersi sulla candidatura della politica tedesca. A poche ore dalla votazione, il risultato appare ancora incerto. La ricerca degli ultimi consensi è stato affidato al suo discorso davanti agli eurodeputati, durante il quale ha preso le distanze dalle posizioni euroscettiche e suprematiste, dichiarandosi “nemica di chi vuole indebolire l’Europa” e sottolineando che “in mare c’è l’obbligo di salvare vite“.

Il discorso di von der Leyen

Come candidata leader della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha le idee chiare: se verrà eletta si dedicherà “all’unica cosa importante: l’Europa va rafforzata e chi la vuole far fiorire mi avrà dalla sua parte. Chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica”. La candidata si è espressa in difesa dei migranti che cercano rifugio in Europa. L’Unione “ha bisogno di frontiere umane. Dobbiamo salvare le vite, ma dobbiamo anche ridurre la migrazione irregolare e lottare contro gli scafisti. Il Mediterraneo è diventato una delle frontiere più letali al mondo e in mare c’è l’obbligo di salvare vite”. Un primo passo sarà la “revisione del trattato di Dublino e la proposta di un nuovo patto per la migrazione e l’asilo. Questo ci consentirà di tornare a una pienamente funzionale area Schengen, che è il più importante traino per la nostra prosperità, sicurezza e libertà”. Von der Leyen progetta, inoltre, il rafforzamento dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera “al massimo entro il 2024“.

La candidata ha parlato anche di questioni economiche, annunciando di voler lavorare per dare vita a “un salario minimo europeo che garantisca una vita dignitosa. L’opzione ottimale è avere contrattazioni collettive con i sindacati perché loro possano adeguare il salario minimo al settore e al comparto”.

I sostenitori

A sostegno di von der Leyen si è espressa l’eurodeputata del M5s Tiziana Beghin. “Lei ha fatto suoi i punti principali del nostro programma, per questo il Movimento intende sostenere la sua candidatura. Ma ogni giorno dovrà dimostrarsi degna di questa fiducia”, ha spiegato la parlamentare a Strasburgo.

Gli oppositori

Dura, invece, l’opposizione della Lega, che non vede nella candidata “il cambiamento necessario per l’Europa. Non crediamo che abbia vita facile a mantenere in piedi una maggioranza che è un colabrodo. I voti di chi è da questa parte dell’Aula conteranno”. La “parte dell’Aula” a cui Marco Zanni ha fatto riferimento è quella occupata dal gruppo Identità e democrazia. L’eurodeputato dell’AFD Joerg Meuthen ha annunciato che la coalizione non sosterrà la politica tedesca, che ha risposto: “Sono sollevata di non avere il suo sostegno. Per me è veramente un premio per tutto quello che ho fatto”.

Anche Nigel Farage, eurodeputato britannico euroscettico, ha annunciato che non voterà per von der Leyen. “Penso che potremo fare a meno di lei, signor Farage”, è la replica della candidata. A proposito della Brexit, si è detta disposta “a garantire una ulteriore proroga al recesso, nel caso in cui fosse necessario più tempo per motivi validi”.