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Naufragio in Libia: sarà la peggiore strage in mare del 2019

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Nuovo naufragio in Libia: si temono almeno 150 morti. Secondo l'Unchr sarà la peggiore strage nel Mediterraneo del 2019.

Nuovo naufragio in Libia. E sarà la peggiore strage nel Mediterraneo del 2019, secondo quanto denuncia l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Sarebbero, infatti, circa 150 le persone ancora disperse nel mare al largo della costa libica, a causa del naufragio di uno o più barconi su cui viaggiavano in 300. Fortunatamente in 147 sono stati portati in salvo dalla Guardia Costiera e pescherecci locali, ma degli altri non si ha ancora notizia. Arrivati a questo punto, la speranza di tutti è di riuscire a ritrovare i corpi e a dargli una degna sepoltura; se non di riuscirne a salvare ancora qualcuno. L’ultimo naufragio era avvenuto in Tunisia all’inizio del mese di luglio.

Naufragio in Libia

Nella giornata di giovedì 25 luglio Iom Libya, sezione libica dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha scritto un tweet in cui denunciava quanto accaduto: “Un tragico naufragio sarebbe avvenuto nel Mediterraneo centrale: circa 150 migranti risultano dispersi, mentre 145 sono stati riportati sulle coste libiche”.

La Guardia costiera libica ha poi confermato il naufragio davanti alle coste del Paese annunciato dall’Unhcr. Il portavoce afferma che i militari libici “hanno soccorso 125 migranti” e che “decine di persone potrebbero essere affogate”.

Stando a una prima ricostruzione, il barcone sarebbe partito dal porto di Al Khoms, situato a circa 120 km a est di Tripoli. In base a quanto raccontato dai sopravvissuti, il numero di persone presenti a bordo era di circa 300. I superstiti hanno ricevuto i primi soccorsi da un pescatore.

La peggiore strage nel Mediterraneo del 2019

Su Twitter, il portavoce dell’Unhcr per il Mediterraneo Charlie Yaxley, ha commentato così: “Se le stime fossero confermate, si tratterebbe della peggior tragedia di quest’anno nel Mediterraneo centrale. Un promemoria, se necessario, che deve esserci un cambiamento nell’approccio alla situazione mediterranea. È urgente la necessità di salvare vite in mare”. E Filippo Grandi, commissario delle Nazioni unite per i rifugiati, parla della “peggiore tragedia in mare dall’inizio di quest’anno”.

Il numero delle persone disperse è, infatti, altissimo e lascia presagire una terribile tragedia.

Le squadre di Medici senza Frontiere hanno fornito le cure mediche necessarie a un centinaio di sopravvissuti. I medici hanno poi raccontato come “i pazienti siano sotto shock e con sintomi da pre-annegamento, come ipossia e ipotermia”. Inoltre, hanno aggiunto: “Testimoni oculari coinvolti nel soccorso parlano di almeno 70 cadaveri in acqua”.