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Palestina, sospesi tutti gli accordi con Israele

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"Non ci piegheremo di fronte alle imposizioni israeliane e alla politica del fatto compiuto".

Il presidente dell’autorità nazionale palestinese, Abu Mazen ha reso noto che la Palestina ha sospeso tutti gli accordi con Israele. Il comunicato arriva dopo la demolizione di alcuni edifici a sud di Gerusalemme in mano all’autorità palestinese, da parte di Israele.

Sospesi tutti gli accordi

Attraverso una seduta urgente, il presidente dell’Anp Abu Mazen ha comunicato che la Palestina ha sospeso tutti gli accordi con Israele: “Non ci piegheremo di fronte alle imposizioni israeliane e alla politica del fatto compiuto, non ci piegheremo alla forza bruta, in modo particolare a Gerusalemme“.

Il presidente ha continuato il discorso con un tono molto più che deciso, che fa leva sul passato: “Le nostre mani,restano tese come in passato, al fine di conseguire una pace giusta, generale e durevole. Ma ciò non significa, che accettiamo lo status quo, che ci arrendiamo alle decisioni dell’occupazione. Non siamo disposti a convivere con la occupazione nè accetteremo “l’Accordo del secolo”. La Palestina e Gerusalemme non sono in vendita“.

La demolizione

La dichiarazione del presidente dell’autorità nazionale palestinese, arriva dopo la demolizione da parte di Israele di alcuni edifici a sud di Gerusalemme. Le autorità d’occupazione israeliane hanno demolito una casa sotto l’autorità palestinese nella cittadina di Ar’ara, vicino a Haifa. Fonti locali hanno inoltre riportato che le forze israeliane hanno invaso la cittadina ed impedito ai residenti palestinesi fino alla fine della demolizione, di avvicinarsi alla casa destinata alla distruzione.

In seguito alla decisione di demolire l’edificio, sono scoppiati scontri tra le forze israeliane e i cittadini palestinesi che protestavano. Sono numerosi i palestinesi rimasti feriti mentre ammonta a tre il numero degli arrestati.