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Morte Emiliano Sala, tracce di monossido di carbonio nei polmoni

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Emiliano Sala è morto precipitando con l'aereo nella Manica lo scorso 21 Gennaio: da allora molte le ipotesi circa la terribile tragedia.

La morte di Emiliano Sala è ancora lontana dal trovare le cause esatte e le risposte alle molte domande che da mesi si pongono gli investigatori e la famiglia del calciatore. Dalla notte del 21 Gennaio 2019, giorno in cui l’aereo dell’attaccante è precipitato mentre sorvolava il Canale della Manica direzione Cardiff, città della nuova squadra dell’attaccante 28enne, sono diverse le ipotesi formulate. Nessuna di esse, però, è riuscita a spiegare come sia avvenuta la tragedia.

Stando a quanto riportato dal sito giornalettismo.com, una nuova pista porterebbe ad un possibile avvelenamento del giocatore e del pilota. Del Monossido di Carbonio, sprigionatosi nella cabina di pilotaggio e nel resto dell’aereo, avrebbe fatto perdere i sensi a entrambi i passeggeri. Senza nessuno al comando, il velivolo si sarebbe quindi inevitabilmente schiantato, finendo nelle profondità delle acque che dividono la Francia dalla Gran Bretagna.

Morte Emiliano Sala, tracce di Monossido

A riportare la notizia di una possibile intossicazione, diversi media britannici (The Sun, Telegraph, Sky e Metro). Tutti hanno riportato anche le parole scritte in uno dei rapporti dell’indagine sulla morte di Emiliano Sala. “Dai rilievi emerge chiaramente che l’esposizione al Monossido di Carbonio sia stato in grado di ridurre o inibire la capacità di un pilota di guidare un aereo, in base al livello di tale esposizione”. Queste sono le parole pronunciate dalla Air Accident Investigations Branch.

Questi nuovi elementi complicano maggiormente il quadro circa la morte del calciatore e del pilota. Non è chiaro, infatti, le vittime siano morte in volo per avvelenamento o a causa delle ferite riportate riportate nello schianto.