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Macron: "Affrontiamo insieme sfide globali, vertice ecoresponsabile"

g7 macron

La prima giornata del G7 ha affrontato i temi della Brexit, il problema degli incendi in Amazzonia, l'Iran e la riannessione della Russia nel G8.

La prima giornata del G7 in Francia ha affrontato una grandissima varietà di temi: dalla Brexit al problema degli incendi in Amazzonia. Dall’Iran alla possibile riannessione della Russia nel G8 (esclusa nel 2014 per l’annessione della Crimea). Emmanuel Macron ha accolto i più grandi leader del mondo nel suo stato e ha avvisato che si sarebbe trattato di un “vertice eco-responsabile“. Nel discorso di apertura, inoltre, in diretta dalla televisione TFR1, ha ribadito la necessità di una “mobilitazione di tutte le potenze” per combattere il disastro ambientale in atto in Amazzonia. Della stessa idea si sono dichiarati anche Angela Merkel e Donal Tusk. Trump, invece, ha rilanciato la proposta di introduzione di dazi contro la Francia: è aperta la sfida. Boris Johnson, infine, torna a chiedere la rimozione del backstop al confine con l’Irlanda: l’incubo è quello di una Brexit “no deal”.

Macron, le sfide globali

Biarritz, in Francia, ha accolto i leader mondiali nel vertice G7. In mattinata il discorso di apertura dell’incontro di Macron è andato in onda sulla rete televisiva TFR1. Il presidente francese ha ribadito che “sarà un vertice eco-responsabile” e occorre una “mobilitazione di tutte le potenze” per affrontare al meglio le sfide globali. Per realizzare un’economia globale, infatti, è necessario combattere le sfide che ci si pongono dinanzi in questi anni: in particolare il clima, le disuguaglianze e le insicurezza.

Delle stesse opinioni sono anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione Donald Tusk. In particolare la Merkel ha lanciato il suo messaggio ancor prima di atterrare in Francia. “Serve un messaggio chiaro, dobbiamo fare il possibile”. “L’obiettivo del vertice è capire l’aiuto che possiamo dare ed è importante che il G7 lanci un messaggio chiaro: dobbiamo fare il possibile affinché la foresta pluviale smetta di bruciare”. Macron, infatti, ritiene che “la nostra casa è in fiamme”. Donald Tusk ha ribadite che l’Unione “sostiene l’accordo UE-Mercosur, ma è difficile immaginare un processo di ratifica fino a che il governo brasiliano consentirà la distruzione”.

Johnson e l’incubo “no deal”

Uno dei temi maggiormente cari al Primi Ministro britannico è la Brexit, in programma il prossimo 31 ottobre. Lo spettro del “no deal” è sempre più reale e per combattere quest’incubo il primo ministro inglese chiede la rimozione del backstop sull’Irlanda. Nelle scorse giornate Johnson aveva incontrato Merkel e Macron che si erano detti pronti a un accordo in meno di 30 giorni.

Trump e Macron, sfida ai dazi

Infine, l’ultimo tema in agenda è stata la sfida ai dazi fra la Francia e gli Stati Uniti. Infatti, Parigi ha imposto una tariffa ai big dell’high-tech statunitense che non è piaciuta a Trump. Prima di atterrare in Francia, infatti, il presidente americano ha lanciano un ammonimento a Macron: potrebbero arrivare nuovi dazi sui vini francesi. Tuttavia, sul tema è intervenuto anche Donald Tusk, dicendo: “Proteggerò il vino francese con sincera determinazione”. “Se gli Stati Uniti impongono dazi, l’Unione europea risponderà“. Infine, Macron ribadisce: “Le tensioni sul commercio sono una cattiva cosa per tutti”. Dopo il pranzo insieme a Macron, Trump aveva commentato: “Io e Macron abbiamo molto in comune e siamo amici da tempo, ricordiamo tutti la cena alla Tour Eiffel che è stato un buon inizio”. Prima, invece, le sue idee rispetto all’imposta parigina agli Usa erano queste: “Si tratta di grandi società americane e francamente non voglio che la Francia tassi le nostre aziende. È molto ingiusto. Se lo faranno, tasseremo i loro come non hanno mai visto”.

Le proteste

Già nella notte precedente l’incontro con i leader mondiali nel G7 si è caratterizzata per ampie manifestazioni e scontri tra popolo e agenti. In particolare a Urrugne, a circa 20 km a sud di Biarritz (dove si è tenuto il vertice) i manifestanti si sono scontrati contro la polizia: si contano almeno 17 arresti. Inoltre, negli scontri sono rimasti feriti in modo lieve anche quattro agenti. Manifestazioni di protesta si sono tenute anche a Hendaye in Francia e a Irun in Spagna: i temi in questione erano la lotta alle disuguaglianze sociali ed economiche.