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Turchia, "Non voglio morire" poi arriva la pugnalata in un ristorante

mamma uccisa da marito

Una madre è stata uccisa a pugnalate dal marito in un ristorante nel centro di Kirikkale: la figlia di 10 anni ha assistito a tutta la scena.

Tragico omicidio quello verificatosi nel pieno centro di Kirikkale, ridente cittadina turca dell’Anatolia. Emine Bulut, una madre di 38 anni, è stata assassinata dall’ex marito, Fedai Veran, con diverse pugnalate all’interno di uno dei più popolati ristoranti della città turca. Ad assistere all’esecuzione anche la figlia della coppia di soli 10 anni. Secondo quanto riporta fanpage, la donna aveva recentemente deciso di divorziare dall’uomo, il quale però non ha mai accettato la decisione della donna.

L’intera Turchia è rimasta colpita dalla furia omicida dell’uomo trasformando la vicenda in un caso internazionale. Infatti, le telecamere di sorveglianza del locale hanno ripreso tutta la scena. Il video dell’omicidio è finito sotto le mani dei media, i quali l’hanno divulgato sui social. Immagini sconcertanti che lasciano senza parole: la donna supplica il marito davanti alla figlia “Non voglio morire, non voglio morire”.

Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine locali, la donna avrebbe incontrato l’ex marito per farlo incontrare con la figlia. L’uomo, però, avrebbe improvvisamente iniziato ad insultarla pesantemente. In pochi secondi la situazione è degenerata scatenando la furia omicida di Veran.

Tutta la Turchia indignata

L’uomo è stato immediatamente arrestato dai militari turchi. Durante gli interrogatori, l’omicida ha dichiarato di viaggiare sempre con un coltello per proteggere la propria figlia. La morte di Emine ha causato un vero e proprio terremoto in Turchia. Infatti, i casi di violenza sulle donne sono in grande aumento e sembra che quest’ultimo possa diventare l’esempio perfetto per combattere questa piaga sociale.

Numerose le persone e gli enti che si sono esposti dopo la tragica vicenda. Numerose anche le squadre di calcio turche, come il Fenerbache, che hanno deciso di lanciare un messaggio di conforto e di vicinanza alla famiglia della vittima attraverso un post su Twitter: “Ci si abitua questo! Noi non stiamo zitti! #EmineBulut”

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