> > Tragedia al campo profughi, un bimbo morto e due feriti

Tragedia al campo profughi, un bimbo morto e due feriti

tragedia campo profughi

Tragedia al campo profughi. Il bilancio è di un bambino morto e altri due feriti.

Tragedia al campo profughi di Lesbo, in Grecia, dove un bambino è rimasto ucciso e altri due sarebbero rimasti feriti a seguito di una violenta aggressione subita all’interno del centro di accoglienza e identificazione. La struttura è tristemente nota per il grande sovraffollamento a cui è sottoposta, che impone di conseguenza condizioni di vita al limite. A confermare la notizia dell’aggressione è stato l’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale che sul suo account ufficiale ha scritto: “Siamo devastati dalla tragica morte di un bambino al centro di accoglienza e identificazione di Moria. La situazione è a un punto di rottura“. Il dramma sarebbe avvenuto sabato notte, all’interno del reparto che ospita minori non accompagnati.

Tragedia al campo profughi, violenta aggressione

Stando alle prime informazioni, un ragazzino afghano di 15 anni avrebbe aggredito gli altri giovani armato di coltello uccidendone uno e ferendone altri due in maniera grave. Uno di loro è stato ricoverato in ospedale. Al momento non sono noti i motivi dell’aggressione, ma con ogni probabilità a scatenare la rabbia hanno contribuito le condizioni estreme di vita all’interno del centro. Solo nella zona dedicata ai minori non accompagnati vivono attualmente circa 600 ragazzini, quando il centro è predisposto per ospitarne al massimo 160. La situazione genera spesso conflitti ed episodi di violenza, così come è accaduto in questo caso.

L’appello dell’Unicef

Tutti, rifugiati e migranti, devono essere trasferiti nella terraferma e gli Stati membri dell’Ue devono aumentare gli impegni per il trasferimento dei minori” insistono dall’Unicef. La situazione dei campi profughi ellenici è allo stremo, i centri sono colmi a riprova del fatto che la rotta orientale resta la via migratoria più trafficata verso l’Europa. La situazione è però peggiorata ulteriormente negli ultimi mesi, con l’avvio della stagione estiva, periodo che prevede il picco degli arrivi.