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Roghi Amazzonia, Bolsonaro rifiuta i 20 milioni del G7

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Roghi Amazzonia, il Brasile ha rifiutato gli aiuti messi a disposizione dal G7.

Il governo brasiliano ha affermato che rifiuterà l’offerta del G7 di 20 milioni di dollari come aiuto per combattere gli incendi che stanno distruggendo l’Amazzonia. Al momento non è noto il motivo del rifiuto, dato che, in precedenza, il ministro dell’ambiente brasiliano, Ricardo Salles, aveva dichiarato che l’aiuto del G7 sarebbe stato gradito. “Ringraziamo, ma questi fondi potrebbero essere più utile per la riforestazione dell’Europa” scrive su un blog il capo di gabinetto del presidente Jair Bolsonaro.

Roghi in Amazzonia, il no del Brasile agli aiuti

Il Brasile è un Paese democratico e libero che non ha mai avuto pratiche colonialiste e imperialiste, che è forse l’obiettivo del presidente Macron” hanno poi proseguito dal governo brasiliano nel comunicare la decisione di rifiutare i fondi. Il G7 aveva infatti messo a disposizione del Brasile una cifra di 20 milioni di dollari che sarebbe servita per la lotta agli incendi che in questi giorni stanno devastando la zona. Da parte dei destinatari è però arrivato un sonoro “no” che ha stupito anche per la discordanza con quanto affermato solo qualche giorno prima dal ministro dell’ambiente.

Bolsonaro: “Situazione sotto controllo”

Il presidente Jair Bolsonaro sembra aver messo in dubbio i dati internazionali relativi agli incendi, affermando che la situazione rientra nei limiti normali. Proprio questo pensiero potrebbe dunque celarsi dietro al rifiuto, apparentemente inspiegabile, dei 20 milioni offerti dal G7. Il presidente e il suo governo hanno infatti confermato che i roghi sono “sotto controllo”. Ma non è tutto, nel rifiuto del Brasile si cela l’ennesimo atto dello scontro tra Bolsonaro e Macron. “Macron non può nemmeno evitare un incendio prevedibile in una chiesa che è un sito del patrimonio mondiale, cosa intende insegnare al nostro Paese?” ha affermato Onyx Lorenzoni, capo di gabinetto, nel comunicare la decisione del governo di rifiutare gli aiuti.