Dopo la devastazione portata dall’uragano Dorian, alle isole Bahamas è in corso la conta dei danni che giorno per giorno si fa sempre più drammatica a causa dei numerosi cadaveri rinvenuti per le strade delle città. I media bahamensi hanno infatti riportato come migliaia di corpi siano stati seppelliti nell’arcipelago delle isole Abaco, la zona del Paese più colpita dall’uragano. Una cifra che si è rivelata più grande di quanto ipotizzato all’inizio.
Uragano Dorian, migliaia di cadaveri alle Bahamas
BP BREAKING| On Abaco, the recovery of bodies that were left in the heat for more than eight days has begun. Thousands of corpses are being buried. #dorian #Abaco #Bahamas #hurricane | by Bahamas Press pic.twitter.com/RCB6Up7t78
— Bahamas Press (@Bahamaspress) September 10, 2019
Stando alle notizie diramate dalla stampa del paese caraibico molti dei cadaveri, sparsi per le strade delle località colpite da Dorian, sono di cittadini haitiani che vivevano alle Bahamas. Secondo i medici che attualmente stanno prestando soccorso nelle isole, nel solo arcipelago di Abaco i morti sarebbero circa 3mila. Un numero notevolmente superiore alla cinquantina di morti riportati ufficialmente dalle autorità.
Le testimonianze degli isolani
“I saw 80 bodies, there are at least 1,000 people dead on my island,” says Steven from Abaco. He lost his home, waited 3 days to be airlifted to Nassau. @wjxt4 pic.twitter.com/9KpIPu08EN
— Vic Micolucci WJXT (@WJXTvic) September 7, 2019
In questi giorni sui social sono inoltre numerose le testimonianze dei cittadini bahamensi che proprio riguardo al numero ufficiale dei morti raccontano una realtà ben diversa da quella riportata dalle autorità. Un residente dell’arcipelago di Abaco racconta ad esempio: “Ho visto 80 cadaveri, ci sono almeno mille morti sulla mia isola”.
In merito al numero esatti dei corpi è il quotidiano statunitense Miami Herald a cercare di fare chiarezza. Secondo il giornale infatti, le autorità bahamensi avrebbero ritenuto non prioritario il conteggio dei morti, preferendo concentrarsi sulle operazioni di salvataggio e sull’identificazione delle prime vittime recuperate.