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Attentato Torri gemelle 11 settembre 2001: le telefonate delle vittime

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Era l'11 settembre 2001 quando una serie di quattro attacchi suicidi colpirono le Twin Towers causando la morte di quasi 3000 persone.

“Ascoltami, mi devi ascoltare molto attentamente. Sono su un aereo. E’ stato dirottato. Ti amo tanto. Di’ ai miei figli che li amo tanto”. A parlare dall’altro capo del telefono è una hostess sul volo United Airlines 93. Il suo aereo si schianterà in Pennsylvania senza mai arrivare a destinazione. Il suo messaggio è rimasto nella segreteria telefonica del marito. In quegli istanti che hanno preceduto l’attentato e il crollo delle torri gemelle, infatti, tantissime vittime, non riuscendo a contattare il 911, avevano deciso di salutare per l’ultima volta le persone care. “Sono su un aereo. E’ stato dirottato. Ti amo tanto”. I messaggi di addio fanno ancora rabbrividire.

Attentato torri gemelle

Era l’11 settembre 2001 quando una serie di quattro attacchi suicidi colpirono le Twin Towers causando la morte di quasi 3000 persone. I nomi delle vittime vengono ricordati uno per uno anno per anno e sono scritti anche sulla Ground Zero, per mantenere viva la memoria dell’attentato alle torri gemelle che ha segnato la storia americana. Negli attimi antecedenti il crollo, inoltre, tantissime chiamate sono state registrate: donne che salutavano i mariti e i figli, forze dell’ordine, bambini, cittadini…

Le ultime chiamate delle vittime

Tra le prime telefonate c’è quella partita dall’interno delle Twin Tower: Christopher Hanley, 35enne si trova all’ultimo piano del palazzo. Dopo aver visto una colonna di fumo ha allertato i soccorso con voce pacata e tranquilla. “Stiamo arrivando” replicano dall’altro capo, ma nessuno riuscirà a salvare Hanlwy. Un sms più preoccupato, invece, dice: “I miei unici pensieri sono per Nicholas, Ian e te”. E ancora: “Sono terrorizzata. Ho bisogno di dirti quanto veramente ti ami. Diane”. Sono attimi di spavento e di attesa, qualcuno ancora non sa cosa lo attende.

Alcune registrazioni riferiscono: “So che hai una relazione nuova e non ti importa più nulla di me. Ma nonostante ciò che possa accadere oggi sappi che ti amo”. Tra i messaggi di amore, amicizia e addio, però, c’è anche un briciolo di speranza: “Urgente. Sono Tim. Sto bene. Ero fuori dall’edificio quando è esploso, ma sto bene”. Infine: “Papà, ti voglio bene e sono felice che stia bene. Chiamami appena sei a casa”. L’ultima chiamata del World Trade Center è di Kevin Cosgrove al 911. L’uomo si trova ancora dentro il palazzo e dichiara di aver mentito alla moglie dicendo di essersi messo in salvo. la chiamata a un certo punto, però, si interrompe. Poi il boato.