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Omicidio Alesha MacPhail, violentata e uccisa: pena ridotta al killer

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Alesha è stata rapita dal suo letto, violentata e uccisa mentre si trovava in vacanza con i nonni. Il killer ha ottenuto uno sconto di pena.

La Corte d’Appello ha ridotto la pena a Aaron Campbell, il colpevole dell’omicidio di Alesha MacPhail. Dai 27 anni stabiliti inizialmente, infatti, l’adolescente ne trascorrerà in carcere soltanto 24: una riduzione di tre anni. I fatti risalgono a luglio 2018, quando la bimba di 6 anni era stata rapita dal suo letto, violentata e uccisa dal ragazzo mentre si trovava in vacanza con i nonni sull’isola di Bute, in Scozia. Aaron, reo confesso, venne condannato a 27 anni di prigione, ora ridotti a 24. All’epoca dei fatti, inoltre, aveva appena 16 anni. L’avvocato dell’adolescente avrebbe chiesto una riduzione di pena proprio in virtù della giovane età di Aaron: i giudici hanno acconsentito. La famiglia di Alesha, però, ha ritenuto la concessione “un risultato abbastanza vergognoso”.

Omicidio Alesha MacPhail

Alesha MacPhail, all’epoca 6 anni, era la bambina scomparsa durante una vacanza con i nonni all’isola di Bute, a sud-ovest della Scozia, nel luglio del 2018. Una notte, infatti, la piccola è stata rapita del letto dell’hotel, è stata violentata e uccisa. Il suo corpicino senza vita venne ritrovato nella vicina cittadina di Rothesay a pochi giorni di distanza dalla scomparsa. Il colpevole dell’omicidio di Alesha MacPhail, Aaron Campbell, venne condannato lo scorso febbraio a 27 anni di carcere. Gli inquirenti trovarono tracce del Dna del 16enne sul pigiama e sul corpo della piccola. Inoltre, l’autopsia ha rivelato che la piccola sarebbe deceduta a causa di “una pressione significativa sul collo e sulla faccia”. Le lesioni alle parti intime, invece, sono state definite “catastrofiche”.