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Madre si addormenta sul figlio di un mese e lo uccide: scarcerata

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Madre si addormenta sul figlio e lo uccide mentre è ubriaca. La Corte d'Appello ha valutato la scarcerazione.

Una giovane madre è finita in carcere per aver ucciso l figlioletto di un mese. La donna, 26enne, era rincasata da una festa dove aveva abusato dell’alcool e si sarebbe addormentata su di lui senza nemmeno rendersene conto. Al suo risveglio il piccolo non respirava più, e Marina Tilby, questo il suo nome, dopo aver confessato è stata arrestata e condannata a due anni e quattro mesi di reclusione. La, tuttavia, donna è stata scarcerata dai giudici della Corte d’Appello i quali hanno ridotto la pena a 16 mesi. Alla luce della sua sofferenza, infatti, i giudici hanno ritenuto opportuno rivedere la sentenza.

Madre si addormenta sul figlio: è morto

I giudici che si sono occupati del caso hanno provato a ricostruire la vicenda. Era la sera del 29 marzo 2017 quando Marina esce con sua sorella portando con sé il figlioletto. Dopo aver bevuto qualche birra in un pub le due si sono spostate all’interno di un locale, dove alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto la donna ballare con il bambino in braccio. Uscite dalla discoteca avrebbero quindi incontrato alcuni amici che le hanno ospitate dentro la loro roulotte. Marina ha dato da mangiare al figlioletto, lo ha messo a letto e si è addormentata accanto a lui, ma quando la sorella è andata a svegliarla l’ha trovato distesa addosso al bambino il quale non respirava più. Inutili i tentativi di svegliare la donna, ancora sotto l’effetto dell’alcool. Il piccolo è stato subito portato all’ospedale più vicino, ma i medici non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.

Scarcerata la madre

Sul corpo del bambino viene effettuata l’autopsia, la quale non riesce però ad escludere con certezza che il piccolo potesse essere già morto prima che la madre lo schiacciasse. Nel corso dell’udienza di convalida il giudice aveva detto: “E’ responsabilità della madre, dovere della madre e suo istinto naturale, metter la cura e la sicurezza del suo bambino di quattro settimane al di sopra di ogni cosa“. L’avvocato difensore ha però preso in mano la situazione chiedendo la sospensione della pena: “Questa giovane donna ha fatto un terribile errore – ha detto – a bere così tanto da non poter rispondere ai bisogni del figlio“. In virtù poi dei problemi psicologici insorti nella donna a seguito del dramma, il giudice ha ritenuto corretto scarcerare la donna.